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venerdì 18 settembre 2015

Fwd: Newsletter di Salva le Foreste




Romania: impresa austriaca scoperta a comprare legno illegale dopo aver tentato di affondare la legge forestale
Il Ministero dell'Ambiente, acque e delle foreste romeno ha deciso di inviare all Procura i risultati della propria ispezione presso la principale azienda del legno in Romania, l'austriaca Holzindustrie Schweighofer, con l'accusa di attività di taglio illegale, in base al sospetto di acquisire legname di origine illegale da più operatori. Nel corso delle ispezioni, il sistema di registrazione del legame in entrata è stato trovato quanto meno lacunoso, con quantità stoccate diverse da quelle dichiarate. Sono stati rinvenuti oltre 1.400 metri cubi di legname privi di documentazione legale origine, e altri 30.000 metri cubi di legname di sospetta origine illegale.
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Assassini in Amazzonia
Raimundo Santos Rodrigues, noto come José dos Santos, è l'ultima vittima dell'assalto alla foresta nell'assenza delle istituzioni che dovrebbero proteggerla. José dos Santos è stato ucciso il 25 agosto nella città di Bom Jardim, in Maranhão, per aver denunciato i taglialegna e per aver difeso la propria comunità, anche in qualità di membro del sindacato dei lavoratori rurali (STTR) di Bom Jardim. José Santos Rodrigues era membro del'Istituto Chico Mendes per la Conservazione delle biodiversità (ICMBio) nella Riserva Biologica Gurupi, ultimo frammento di foresta amazzonica in Maranhão, Questa infatti è la regione in cui la foreste è più degradata. La riserva di Rebio Gurupi è circondata da tre aree indigene: Alta Turiaçu, Awá e Caru, che, come la foresta, sono preda dei saccheggiatori di legname. José dos Santos era accompagnato da sua moglie, che è stato colpito da armi da fuoco e ancora in ospedale.


Foreste di noce a spasso per la Via della Seta
Se gli alberi di noce della Persia parlassero, potrebbero potuto raccontare le storie di carovane di commercianti che si muovevano per migliaia id chilometri lungo la Via della Seta, portando tra i carichi di merci preziose, anche semi di noce che avrebbero dato vita alle odierne foreste temperate dell'Asia. La via della Seta collegava l'Europa orientale, l'Africa e l'aria orientale, fino alla Cina, e vi s trasportavano seta, spezie, avorio e altre merci preziose.
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Aiuto, le foreste boreali stanno cuocendo!
La foresta boreale è uno dei più grandi biomi della Terra, e fornisce servizi impagabili tanto alle comunità locali che al pianeta. Circa i due terzi di queste foreste sono in qualche modo gestiti, prevalentemente per la produzione di legno, mentre d'altro canto i servizi ambientali, dal controllo del clima alla protezione della biodiversità, non sono gestiti né contabilizzati. Fino ad oggi, la maggior parte delle foreste boreali a mantenuto la capacità di affrontare i fattori di disturbo, ma la velocità del cambiamento climatico e la sua ampiezza senza precedenti rappresentano ora una minaccia inquietante alla loro sopravvivenza. Per questo gli scienziati insistono sulla necessità di misure di gestione volte a contenere le minacce. Gli studiosi dell'Istituto Internazionale per analisi dei sistemi applicati (IIASA), del Natural Resources (Canada), e dell'Università di Helsinki (Finlandia) in un nuovo articolo pubblicato questa settimana sulla rivista Science, sostengono la necessità di incentivi economici e di una maggiore attenzione al bioma boreale nelle sedi internazionali.

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La guerra ambientale di Edrogan: fuoco alle foreste per stanare i curdi
Sarebbero frutto di una strategia di guerra dell'esercito turco, gli incendi estesi alla zona montana del Kurdistan settentrionale. E' quanto sostiene l'associazione ambientalista Movimento ecologico della Mesopotamia. Il governo turco ha infatti unilateralmente interrotto l'armistizio con la guerriglia curda, sferrando un attacco in forze alle basi del PKK (Partîya Karkerén Kurdîstan)

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