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venerdì 30 settembre 2016

La mente è il veicolo per essere attratti

Lettura — Seattle, 18 ottobre 1968 La mente è il veicolo per rimanere attratti. Se sei attratti da qualcuno, un ragazzo, una ragazza, una persona… Generalmente, ci si attacca ad una persona. L’attaccamento impersonale è una cosa falsa. Se volete attaccarvi, quell’attaccamento deve essere personale. Non è così? L’attrazione impersonale… Non si può amare il [...more]

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Krishna è infinitamente affascinante

Lettura — Seattle, 18 ottobre 1968 Quindi, questo argomento dei globuli rossi che cessano e che quindi cessa la vita…No. Ci sono così tanti argomenti e contro-argomenti. In realtà il fatto è questo. Stiamo parlando sulla forza delle Scritture, delle persone sante e del maestro spirituale. Questo è il modo di intendere. Non potete inventare [...more]

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View of Vrindavan

   

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giovedì 29 settembre 2016

Pasta al pesto di sedano



La ricetta della settimana

Cari lettori,

ecco la ricetta settimanale proposta da SSNV - Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Oggi vi proponiamo una ricetta utile per chi desidera utilizzare anche le foglie di sedano in cucina, evitando di buttarle, come spesso facciamo. E' necessario un mixer per frullare e ottenere una specie di pesto ma i più bravi potranno utilizzare anche il mortaio pensato per il basilico. Al posto dei pinoli vengono suggerite le noci e in sostituzione del formaggio il lievito alimentare in scaglie. Ne otteniamo una crema dal sapore originale, perfetta per la pasta ma anche per accompagnare dei crostini o come accompagnamento per delle polpettine vegetali.

Questa ricetta, come tutte le altre di questa rubrica, è selezionata dal libro elettronico gratuito: "Nella cucina di VeganHome", disponibile in tre formati scaricabili gratuitamente per pc e lettore e-book. Lo potete trovare qui:
http://www.veganhome.it/ricette/libro-ricette-vegan/

Pasta al pesto di sedano

Difficoltà: Facilissima
Tempo: 20 minuti

Ingredienti per 2 persone

  • 1 ciotolina di foglie di sedano
  • 2 noci
  • 10-15 mandorle
  • 1 cucchiaino di lievito alimentare in scaglie
  • 1/2 spicchio d'aglio
  • olio extra vergine d'oliva
  • 200 g di pasta

Preparazione

Inserire nel mixer le foglie di sedano lavate, la frutta secca, l'aglio e il lievito alimentare in scaglie. Frullare il tutto finemente, aiutandosi con un po' d'olio. Aggiustare di sale e aggiungere olio fino ad ottenere un patè piuttosto consistente.
Nel frattempo, cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Prima di scolare la pasta, allungare il pesto con un po' di acqua di cottura della pasta fino ad ottenere una consistenza soffice e cremosa. Scolare la pasta, e condirla col pesto.

Ricetta di Lia78 tratta da VeganHome.

E-book gratuiti di ricette vegan e altri aspetti della scelta vegan: LibriVegan.info


Dio non può essere impersonale e perché tutti noi siamo persone

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Nella vita gli animali non conoscono nulla tranne il piacere dei sensi. Essi non hanno alcun potere. La loro coscienza non è sviluppata. Proprio come nel Green Lake park, ci sono così tante anatre. Non appena qualcuno ci va con un po’ di cibo si radunano,”Quack! Quack! Quack! Quack!” [...more]

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Quando si comprende la propria, reale posizione allora le vere attività hanno inizio

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Qui Krishna parla nella Bhagavad-gītā del metodo yoga, mayy āsakta-manāḥ. Ha già concluso nel sesto Capitolo il metodo dello yoga. Nei primi sei capitoli viene spiegata qual è la posizione costituzionale dell’essere vivente. Ci sono diciotto capitoli del Bhagavad-gītā. I primi sei capitoli spiegano solamente la posizione costituzionale degli [...more]

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mercoledì 28 settembre 2016

Avete una televisione nel cuore

Seattle, 18 ottobre 1968 Prabhupāda: govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi. Devoti: govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi. Prabhupāda: Stiamo adorando Govinda, la Persona Suprema, la Persona originale. Questo suono ‘govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi’ giunge fino a Lui. Egli sta sentendo. Non si può dire che Egli non stia ascoltando. Lo potete dire? No. Soprattutto in [...more]

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Non abbiamo inventato una setta religiosa o un metodo filosofico

Seattle, 7 ottobre 1968 Questo nostro Movimento per la Coscienza di Krishna non è molto difficile da comprendere o eseguire. Dobbiamo semplicemente essere disposti a farlo. Tutto qui. Questa disponbilità è in mano vostra, se vi piace lo potete accettare; perché avete quel poco di indipendenza per accettare qualcosa o rifiutare qualcosa. Avete quella indipendenza. [...more]

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martedì 27 settembre 2016

Dipendere non è male se la dipendenza è appropriata

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Io non lo so che la mia posizione è quella di arrendermi, e che il principio di resa è la mia vita, è la mia vita felice. Proprio come un bambino piccolo; se si arrende ai desideri dei genitori la sua vita è molto piacevole, molto felice. Una giovane [...more]

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Molti rabbrividiscono all’idea di divenire servitori

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Noi non possiamo diventare il Supremo. Almeno nella letteratura Vedica autorizzata, non troviamo che un essere vivente possa diventare potente come Dio. No. Non è possibile. Dio è grande. Lui è sempre grande. Anche se si è liberati dalle grinfie della materia, tuttavia Lui è grande. Perciò questo verso, [...more]

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Hare Krishna in Parlamento

  Hare Krishna. Hare Krishna. Krishna Krishna. Hare Hare. Martedì 4 ottobre, dalle 17 alle 19, alla Camera dei Deputati si sentirà qualcosa di nuovo: il rituale bhajan, il canto devozionale induista che gli Hare Krishna hanno fatto conoscere in tutto il mondo. A intonarlo saranno oltre un centinaio di monaci e di devoti della [...more]

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lunedì 26 settembre 2016

Arya definisce coloro che sono progrediti

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Il Vedānta consiglia: “Ora fate domande sul Brahman”, athāto brahma jijñāsā. Questo è applicabile a tutti gli uomini civilizzati. Non parlo di Americani, di Europa, Asia. Ovunque. Ārya indica coloro che sono progrediti. Non-Ārya significa coloro che non lo sono. Questo è il significato Sanscrito di ārya. E śūdras…Gli [...more]

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Darwin ha preso l’idea dell’evoluzione dal Padma Purana

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Darwin ha preso l’idea dell’evoluzione da questo Padma Purāṇa. Non troverete alcuna filosofia, qualsiasi dottrina in tutto il mondo, che non si trovi nella letteratura Vedica. E’ così perfetta, lì c’è tutto. Così l’antropomorfismo o…come viene chiamato? Antropologia? L’antropologia di Darwin c’è nel Padma Purana. E molto ben descritta. [...more]

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VIDEO: Le sei domande dello Srimad-Bhagavatam

   

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domenica 25 settembre 2016

Non rimanere nell’oscurità. Trasferisciti nel regno della luce

Lettura — Seattle, 7 ottobre 1968 Govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi. devoti: Govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi. Prabhupāda: Stiamo adorando Govinda, la riserva di ogni piacere; Govinda, Krishna. Ed Egli è ādi-puruṣaṁ, la Persona originale. Quindi: govindam ādi-puruṣaṁ tam ahaṁ bhajāmi. Bhajāmi significa “io adoro”; “Mi arrendo a Lui e accetto di amarLo”. Questi sono [...more]

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È richiesto semplicemente il tuo cuore per compiacere Krishna

Srimad Bhagavatan 7.9.9 — Mayapur, 1 marzo 1977 Prahlāda Mahārāj considerò che sebbene fosse nato in una famiglia di asura, Ugra-jātam, tuttavia, decidendo di servire Krishna, il Signore Nṛsiṁha-deva, con bhakti, seguendo le orme di gaja-yūtha pāya, il re degli elefanti… Era un animale, conoscete la storia; fu attaccato da un coccodrillo nell’acqua. Ci fu [...more]

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sabato 24 settembre 2016

Anche la Mukti è un imbroglio

Srimad Bhagavatan 7.9.9 — Mayapur, 1 marzo 1977 Śrīdhara Swāmī ha detto che la mukti non è che un altro imbroglio. Perché mukti? Krishna non chiede:”Se non sei mukta, liberato, non puoi servire.” No. Si può servire in qualsiasi condizione. Ahaituky apratihatā. Non è che prima di tutto dobbiamo essere liberati. Perché non appena si [...more]

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Sconfitti o vincitori dipende da Krishna, ma dovete lottare

Srimad Bhagavatan 7.9.9 — Mayapur, 1 marzo 1977 Questo nostro Movimento si basa sull’attività pratica. Qualunque sia il talento che avete, quel poco di forza che avete o istruzione che avete…Non dovete imparare nulla. Qualunque cosa abbiate, in qualunque posizione siate, potete servire Krishna. Non è che dovete prima imparare qualcosa e poi potete servire. [...more]

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Breve guida per i discepoli di Manonatha Maharaja (in italiano)

Le istruzioni Manonatha Maharaja ai suoi discepoli e aspiranti discepoli (diksa e siksa) Domanda: Perche’ cercare un guru? Risposta: Le Scritture e gli Acarya, nonche’ la logica comune, dicono che non e’ possibile avanzare nella vita spirituale senza studiare, dare servizio ed essere iniziato da un maestro spirituale autentico. tad viddhi pranipatena pariprasnena sevaya upadeksyanti te [...more]

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venerdì 23 settembre 2016

Fate domande e siate pronti a servire Krishna

Srimad Bhagavatan 7.9.9 — Mayapur, 1 marzo 1977 Pradyumna: Traduzione —Prahlāda Mahārāja continuò: Si possono possedere ricchezza, una famiglia aristocratica, bellezza, austerità, educazione, competenza sensuale, lustro, influenza, forza fisica, diligenza, intelligenza e potere dello yoga mistico; ma penso che anche con tutte queste qualifiche non si può soddisfare la Persona Suprema. Tuttavia, si può soddisfare [...more]

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Poiché ho preso rifugio ai piedi di loto di Krishna io sono al sicuro

Srimad Bhagavatan 7.9.8 — Mayapur, 28 febbraio 1977 Prabhupāda: Prahlāda Mahārāja, una personalità così elevata, l’autorità, è così umile che dice: kiṁ toṣṭum arhati sa me harir ugra-jāteḥ, “Sono nato in una famiglia molto cruenta. Ho ereditato certamente la qualità di mio padre, della mia famiglia, una famiglia demoniaca. E persone come Brahmā e altri [...more]

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Il serpente nero è meno dannoso di un uomo simile al serpente

Srimad Bhagavatan 7.9.8 — Mayapur, 28 febbraio 1977 Un uomo dalle carateristiche di un serpente è molto pericoloso. Cāṇakya Paṇḍita ha detto: sarpaḥ krūraḥ khalaḥ krūraḥ sarpāt krūrataraḥ khalaḥ mantrauṣadhi-vaśaḥ sarpaḥ khalaḥ kena nivāryate “Ci sono due entità viventi invidiose. Una è il serpente, il serpente nero, e una è l’essere umano con le caratteristiche [...more]

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Domenica 25 diretta Video su Facebook Live. Manonatha Dasa da Vrindavana (India) in ITALIANO

Domenica 25 Settembre Manonatha Dasa (ACBSP) sara’ in diretta video su Facebook Live alle 9 di mattina. Si potra’ fare domande e ricevere risposte in diretta.   Nota importante: La connessione Internet a Vrindavana non e’ ancora molto buona, per cui saranno possibili rallentamenti e interruzioni.  

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La saggezza ...



La saggezza ...
La saggezza non ha nulla a che fare con la conoscenza,
proprio per nulla; ha qualcosa a che fare con l'innocenza.
È necessaria una certa purezza del cuore,
è necessario un certo spazio dell'essere
perché la saggezza possa crescere.
(Osho - "Con te e senza di te" )




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Pensiero del venerdi 23 settembre 2016



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venerdi 23 settembre 2016


« Da duemila anni si ripete ai cristiani che Dio è Amore. Ma si è veramente compreso il significato di queste parole? Dire che Dio è Amore significa avere coscienza che a tutti gli esseri, senza eccezioni, Egli ha donato tutto. Voi soffrite, siete nella sventura e chiedete a Dio di venirvi in aiuto; pensate che sia qui e ora che avete bisogno del Suo aiuto e che Egli debba rispondere alle vostre preghiere, ossia che debba rendervi la salute, sistemare i vostri affari, darvi degli amici, liberarvi dei vostri nemici... Ma vi sbagliate: ora Dio non deve fare niente per voi, perché ha già fatto tutto. Creando l'essere umano Egli ha previsto tutto, gli ha dato tutto, il Suo amore gli ha dato tutto, e non c'è dunque più niente da chiedere.
I veri figli di Dio sono quelli che non chiedono nulla, poiché sanno di avere già tutto. Se reclamate mani per lavorare, piedi per camminare o occhi per vedere è ridicolo: li avete già, sul piano spirituale come sul piano fisico. Dovete soltanto pregare per chiedere la luce, che vi indicherà il modo migliore di utilizzarli. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov


giovedì 22 settembre 2016

Il Maha-Mantra

Il Maha-Mantra Hare Krishna è il mantra che risveglia l’amore per Dio. Particolarmente in questa età del kali-yuga è consigliato di cantarlo e recitarlo costantemente dai più grandi saggi e maestri spirituali del passato e del presente compreso il Signore stesso, la Persona Suprema che 500 anni fa discese nell’aspetto di Sri Caitanya Mahaprabhu il [...more]

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Il Vaisnava è potente e al contempo molto mite e umile

Srimad Bhagavatan 7.9.8 — Mayapur, 28 febbraio 1977 Prahlāda Mahārāja è un Vaiṣṇava. La caratteristica del Vaiṣṇava è tṛṇād api sunīcena taror api sahiṣṇunā amāninā mānadena kīrtanīyaḥ sadā hariḥ (CC Adi 17.31) Il Vaiṣṇava è sempre umile, mite e umile. Questo è il Vaiṣṇava. Il Vaiṣṇava è potente, ma tuttavia è molto mite e umile. [...more]

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Gli Sastra non sono per gli scansafatiche

Srimad Bhagavatan 7.9.8 — Mayapur, 28 febbraio 1977 mahājano yena gataḥ sa panthāḥ (CC Madhya 17.186). Possiamo imparare la coscienza di Krishna perfettamente se seguiamo i mahājana. mahājanas significa grande personalità, devoti del Signore. Essi sono chiamati mahājana. jana significa ‘persona’. Proprio come di solito in India una persona è chiamata mahājana quando è molto [...more]

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VIDEO: Clouded Vrindavana

   

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mercoledì 21 settembre 2016

Se esercitate la mente a pensare a Krishna sarete al sicuro

Srimad Bhagavatan 7.9.8 — Mayapur, 28 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – Prahlāda Mahārāja pregò: “Come è possibile per me, che sono nato in una famiglia di asura, offrire adeguate preghiere per soddisfare il Signore Supremo? Fino ad oggi, tutti gli esseri celesti guidati da Brahmā e tutte le persone sante non hanno potuto soddisfare il [...more]

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Vaisnava aparadha è una grave offesa

Srimad Bhagavatan 7.9.7 — Mayapur, 27 febbraio 1977 La vaiṣṇava aparādha è una grande offesa. Conoscete Ambarīṣa Mahārāja. Era un devoto, e Durvāsā, molto orgoglioso del proprio potere yogico, commise un’offesa ai piedi di Ambarīṣa Mahārāja e fu punito da Krishna che inviò il Sudarśana-cakra. E cercò l’aiuto di tanti, come Brahmā, Viṣṇu. Poté andare [...more]

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Da una parte o dall'altra ...





Da una parte o dall'altra ...
Momento dopo momento la nostra pratica è come una scelta,
un bivio sulla strada dove possiamo scegliere se andare
da una parte o dall'altra.
La scelta è sempre, momento dopo momento,
tra il nostro bel mondo che abbiamo costruito
nelle nostre menti e ciò che è veramente.
(da "Niente di speciale" - Charlotte Joko Beck)


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Pensiero del mercoledi 21 settembre 2016



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mercoledi 21 settembre 2016


« Anche le persone più ignoranti sanno che il sangue è un liquido infinitamente prezioso e che perdendo il proprio sangue si perde anche la vita. Finché circola all'interno del corpo, il sangue è protetto come in un recipiente chiuso, ma non appena fuoriesce, per una ragione o per l'altra, evapora come ogni altro liquido; questo significa che dal sangue esalano particelle eteriche che vanno a disperdersi nello spazio. Ora, quelle particelle sono vive e hanno conservato qualcosa degli elementi che rendono il sangue portatore di vita: ecco perché esse servono da nutrimento alle entità invisibili.
La proprietà che il sangue possiede di sprigionare effluvi di cui si nutrono le entità invisibili è risaputa fin dalla più remota antichità. Di un ferito si dice che "perde sangue". E in effetti egli lo perde, ma poiché in realtà nell'universo nulla si perde e nulla si distrugge, ci sono sempre creature che vanno a nutrirsi delle emanazioni che si sprigionano da alcune gocce di sangue. Perciò, se perdete sangue, non lasciate che questo si prosciughi – o non sbarazzatevene – senza prima averlo consacrato, tramite il pensiero, alle entità luminose del mondo invisibile: esse sapranno utilizzarlo per il loro lavoro.  »

Omraam Mikhaël Aïvanhov


Sushi di zucchine




La ricetta della settimana


Sushi di zucchine

Difficoltà: Facile
Tempo: 30 minuti

Ingredienti per 6 persone

  • 4 zucchine grandi
  • 500 g di patate
  • 1 barattolo di ceci
  • 2 cucchiai di capperi
  • 3 cucchiai di maionese vegan
  • olio extravergine d'oliva

Preparazione

Lessare le patate con la buccia e farle raffreddare; nel frattempo tagliare le zucchine a fette spesse, grigliarle, condirle con poco olio.
Preparare la maionese (vedi ricetta Maionese più buona del mondo) dimezzando le dosi, mettere nel robot da cucina le patate a pezzetti, i ceci scolati, ben sciacquati e sbucciati, i capperi e la maionese; tritare tutto.
Mettere le fette di zucchina su un tagliere, spalmarle con la salsa, arrotolarle e servirle fredde.

Ricetta di iaia tratta da VeganHome.


I Sei Figli non nati di Devaki


I SEI FIGLI NON NATI DI DEVAKI - il significato esoterico

di Srila Bhaktipromode Puri Gosvami Maharaja

Nel libro Sri Hari-vamsa (2° capitolo del Visnu-parva) è scritto che Hamsa, Suvikrama, Kratha, Damana, Ripu-Mardana e Krodha-Hanta, sono conosciuti come i sad-garbha (sei bambini non nati), i figli del demone Kalanemi. Compirono intense austerità per adorare il creatore universale Brahma, all'insaputa di loro nonno Hiranyakasipu. Brahma, essendo soddisfatto delle loro estreme penitenze, concesse loro la benedizione di essere protetti dalla morte, soddisfando le loro preghiere. Più tardi, quando Hiranyakasipu sentì parlare di questo incidente, si arrabbiò e disse, "Voi avete adorato Brahma a mia insaputa, quindi non ho affetto per persone impudenti come voi. Vostro padre ucciderà tutti voi. Nella vostra prossima vita tutti e sei nascerete nel grembo di Devaki e vostro padre Kalanemi nascerà come Kamsa. Quello stesso Kamsa sarà il vostro assassino." A causa di questa maledizione di Hiranyakasipu, essi nacquero nel grembo di Devaki e vennero uccisi da Kamsa, l'incarnazione di Kalanemi.


Prima di ciò, erano noti come i figli di Marici Muni. Risero dopo aver visto Brahma correre dietro a sua figlia. A causa di questa offesa di giudicare negativamente una grande personalità, hanno dovuto nascere come demoni.


Nello Srimad Bhagavatam (10.85.47-57) si è detto che a causa della preghiera di Madre Devaki, Sri Rama e Sri Krishna riportarono i suoi sei figli morti da Sri Baliraja Sutala-puri:


asan marice sat putra urnayam prathame'ntare

devah kam jahasur viksya sutam yabhitum udyatam

tenasurim agan yonim adhunavadya-karmana

hiranyakasipor jata nitas te yoga-mayaya

devakya udare jata rajan kamsa-vihimsitah

sa tan socaty svams atmajan ta ime'dhyasate'ntike

Itah etan pranesyamah matri soka apanuttaye

tatah sapat vinirmuktah lokam yasyanti vijjvarah

smarah udgithah parisvangah patangah ksudrabhrt ghrni

sadime mat prasadena punah yasyanti sat gatim


Ciò significa che, dopo essere andati a Sutala-puri, Sri Krishna disse a Bali Maharaj, il re dei Daitya, "O Signore dei Daitya, durante il Manvantara di Svayambhuva, sei Deva nacquero nel grembo di Urna-devi, la moglie di Maharsi Marici. Vedendo Brahma correre dietro sua figlia (vale a dire Sarasvati), lo schernirono. Come risultato di questo peccato - hiranyakasipu saksat kalanemi-ksetre - nacquero come demoni, i figli di Kalanemi che era il figlio di Hiranyakasipu. Anche in questo caso da lì sono stati costretti a nascere nel grembo di Devaki attraverso Yogamaya e uccisi da Kamsa. Madre Devaki era molto triste per questo, considerando che fossero suoi figli. Attualmente essi sono residenti nella tua dimora. Per alleviare il suo dolore materno io li porterò via da questo posto per incontrare la loro madre. Infine, torneranno nei pianeti degli esseri celesti essendo stati liberati dalla loro maledizione e dal lamento. Questi sei figli di Marici cioè Smara, Udgitha, Parisvanga, Patanga, Ksudrabhrta e Ghrni raggiungeranno la suprema dimora con la Mia Misericordia."


Ora, se torniamo all'accaduto di cui sopra, ci si pone una domanda: "Come è possibile che sei figli comuni potessero entrare nel grembo di Madre Devaki, che è la personificazione della pura virtù (suddha-sattva), che si manifesta dal Signore Supremo, ed è l'incarnazione della più grande potenza? "


A questo proposito Srila Visvanatha Cakravarti Thakura conclude:


Anche se l'intero mondo materiale si trova all'interno di Sri Bhagavan, che è la personificazione della verità e della virtù, ne è separato - non è direttamente collegato a lui. Allo stesso modo l'ingresso dei sei bambini nel grembo di Devaki dovrebbe essere considerato in quel modo" Nella Gita Bhagavan si dice:


Sarva-bhutani mat-na sthani caham tesv avasthitah

na ca mat-sthani bhutani pasya me yogam aisvaram

(Gita 9,4-5)


"Tutti gli esseri viventi nel mondo materiale si trovano in Me, la personificazione della coscienza, ma io non sono situato in loro. Anche in questo caso, tutti gli esseri viventi non si trovano nella mia pura forma personale (suddha-svarupa). Tutto si trova sotto l'influenza della mia energia illusoria. Ciò è dovuto all'inconcepibile opulenza mistica."


Non può essere compreso con l'intelligenza di una jiva ordinaria. Per visualizzare la pienezza e la completezza della bhakti, si manifestano tutti questi passatempi inconcepibili di Sri Bhagavan. Pertanto, il vero significato è - i sintomi della devozione, come sravana, kirtana ecc risiedono all'interno dei devoti. All'interno di quel grembo, sulla base dei risultati delle attività interessate, vi sono i sei desideri di godimento materiale che sono i suoi compagni (i cinque sensi e la facoltà mentale). "Purtroppo, tutto questo mi trascinerà nel pozzo oscuro della vita materiale" - quando tale paura nasce nel cuore di un devoto, il desiderio di godimento materiale nel corso del tempo sarà sconfitto, poi grazie alle glorie del Signore, cioè con la pratica devozionale dell'ascolto e del canto, raggiungerà una maturità immensa. Solo in quella fase della devozione matura, Bhagavan appare con la sua forma, qualità e passatempi. La Bhakti è la personificazione della pura virtù e rivela il Signore Supremo. Anche le parole delle sruti supportano questo - bhaktir-evainam darsayati ecc, significa che solo la devozione può rivelare Bhagavan. Poiché le Sruti rivelano che, 'Marici si manifesta dalla mente' possiamo dedurre che Marici è un'incarnazione della mente. Marici ha sei figli; di conseguenza, essi sono i sei oggetti di godimento mentale (suono, tatto, forma, gusto, olfatto e pensiero). Dal momento che Sri Bhagavan appare da Devaki, è considerata l'avatara della bhakti - la personificazione della devozione. Le Sruti affermano, bhayat kamsah (la paura dentro Kamsa), Kamsa è la personificazione della paura, quindi Kamsa è l'Avatara della paura. Perciò, proprio come la paura del mondo materiale distrugge i sei oggetti dei sensi materiali dal grembo della bhakti, analogamente Kamsa uccide i sei figli di Devaki. La madre della prema-bhakti nasce insieme alle glorie del Signore Supremo all'interno del grembo materno della devozione quando i desideri materiali sono spenti. Allo stesso modo, quando i sei figli di Devaki vengono eliminati, si deve sapere che appare il settimo figlio Anantadeva, che si manifesta come la dimora, il luogo di riposo e il riparo del Signore Supremo. Proprio come appare il Signore Supremo stesso dopo la comparsa di prema-bhakti, così anche Sri Bhagavan appare direttamente come l'ottavo figlio di Devaki. Questo è il significato della comparsa del Signore Supremo nel grembo di Devaki.


Sattvam visuddham vasudeva sabditam - la pura virtù è conosciuta come Vasudeva. Questo Vasudeva si auto-manifesta come il Signore Supremo Vasudeva. Nello Srimad Bhagavata 1° Canto, 2° capitolo:


srinvatam sva-kathah krsnah punya-sravana-kirtanah

hrdy antah-stho hy abhadrani vidhunoti suhrt satam


"Sri Krishna, che risiede nel cuore di tutti ed è il benefattore del devoto veritiero, purifica i desideri di godimento materiale dal cuore di quel devoto che ha sviluppato il desiderio di ascoltare i suoi messaggi, che sono di per sé virtuosi se ascoltati e cantati correttamente". (Bhag. 1.2.17)


nashta-prayesv abhadresu nityam bhagavata-sevaya

bhagavaty uttama-sloke bhaktir bhavati naisthiki


"Servendo regolarmente il Bhagavata, tutto ciò che è fastidioso per il cuore viene quasi completamente distrutto, e la devozione verso il Signore Supremo, che è lodato con versi selezionati, è completamente risvegliata." (Bhag. 1.2.18)


tada rajas-tamo-bhavah kama-lobhadayash ca ye

ceta etair anaviddham sthitam sattve prasidati


"A questo punto non è influenzato dai modi della passione e dell'ignoranza, come la lussuria e l'avidità. Allora la mente è stabilita nella virtù, e diventa pienamente soddisfatta." (Bhag. 1.2.19)


evam prasanna-manaso bhagavad-bhakti-yogatah

bhagavat-tattva-vijnanam mukta-sangasya jayate 


"Così, l'uomo animato dalla devozione al Signore è libero dall'associazione materiale, e viene a realizzare la verità riguardo il Supremo." (Bhag. 1.2.20)


Se analizziamo tutti questi versi veniamo a comprendere che attraverso il processo auspicioso del canto e dell'ascolto, Krishna, l'amico dei devoti, entra nel cuore di coloro che ascoltano il suo nome, forma, qualità e passatempi ed elimina tutti i desideri mondani di godimento materiale che sono presenti nel cuore sotto forma di peccati. Sotto la cura del devoto bhagavata e ascoltando regolarmente il libro Bhagavata dalla bocca di quel devoto, le anartha vengono eliminate nel tempo. A quel punto la devozione costante (nistha), priva di qualsiasi disturbo mentale, si dirige verso il Signore Supremo Sri Krishna, che è glorificato da versi selezionati. I disturbi mentali derivanti dai modi della passione e ignoranza e gli ostacoli al bhajan, come la lussuria, l'ira, l'avidità, l'illusione, la follia, l'invidia ecc, sono sradicati grazie al gusto verso l'ascolto di argomenti su Krishna e altre attività devozionali. Sotto la crescente influenza della virtù, la realizzazione dell'essere vivente aumenta continuamente, e in associazione di personalità sante, coltivando costantemente la coscienza di Krishna, giunge l'attrazione verso il Signore Supremo, la personificazione della pura virtù. La mente raggiunge la soddisfazione quando si fissa nella pura virtù. In questo modo, per l'influenza del bhagavata-bhajan (adorazione del Bhagavata), la coscienza diventa mukta-sanga, significa che il sadhaka essendo privo di desideri materiali, come la lussuria, ecc realizza la verità sul Bhagavata o incontra il Bhagavata direttamente. Con intenso attaccamento, se si esegue Krishna-bhajan in ogni momento, l'influenza del Krishna-bhajana-rati (attaccamento per Krishna) nasce in lui e la sua mente si libera dall'influenza della materia e raggiunge la vera soddisfazione. Dopo questo, gradualmente aumenta prema-bhakti fino a quando prema raggiunge la maturità percependo o realizzando le qualità personali, i passatempi, l'opulenza e la dolcezza della realtà del Signore Supremo. Questa presa di coscienza o sentimento è stato chiamato saksatkara da Srila Jiva Gosvamipada, riferendosi allo Bhagavata sloka del Bhagavatam (1.2.7):


vasudeve bhagavati bhakti-yogah prayojitah

janayaty asu vairagyam jnanam ca yad ahaitukam


"Rendendo servizio devozionale verso il Signore Supremo Vasudeva si acquisisce immediatamente la conoscenza senza causa e il distacco dal mondo."


La rinuncia devozionale e il raggiungimento della conoscenza senza causa vanno di pari passo con il verso del Bhagavatam (1.2.20) già citato. Mukta-sangasya significa che la rinuncia e la realizzazione della verità del Supremo appaiono quando siamo direttamente in relazione con il Signore Supremo. Quando nasce l'attaccamento verso Bhagavan, la mente è libera dall'influenza dei desideri materiali. Fino a quando non si sviluppa avversione verso le cose materiali, la realizzazione che concerne la verità su Dio, o lo sperimentare direttamente la sua presenza, non è possibile. L'apparizione di Sri Krishna è oggetto di realizzazione nel cuore. Senza la realizzazione della visione di Krishna, la vita dell'essere vivente è vana.


avismritih krishna-padaravindayoh ksinoty ca abhadrani sam tanoti

sattvasya-suddhim paramatma-bhaktim jnanam ca vijnana-viraga-yuktam


"Per uno che ricorda i piedi di loto di Krsna, tutto ciò che è inauspicioso presto scompare, e la propria fortuna si espande. In altre parole, si diventa liberi da ogni contaminazione materiale, e si ottiene la liberazione dalle ripetute nascite e morti ripetute, e la vera vita spirituale ha inizio. Man mano che il cuore diventa gradualmente purificato, la devozione per il Signore nel cuore si risveglia, e si realizza il Paramatma. Così si sviluppa gradualmente la conoscenza, la realizzazione e la rinuncia" (Bhag. 12.12.55)


In questo sloka dello Srimad Bhagavatam, è ripetuto lo stesso significato. Perciò:


sadhu-sange krsna-nama ei matra caya

bhajite bhajite krsna-pada-padma paya


"L'unica cosa necessaria è il canto del santo nome di Krishna in compagnia dei devoti santi. Adorando continuamente, si ottengono i piedi di loto di Krishna."


Srila Narottama Thakura Mahasaya ha cantato questa preghiera all'inizio del suo Prarthana:


ara kabe nitai-canda karuna karibe

samsara vasana mora kabe tucha habe

visaya cariya kabe suddha habe mana

kabe ama heribo sri vrndavana


"Quando Nitai-Canda mi mostreranno la loro misericordia? Quando i desideri della vita materiale saranno insignificanti? Quando la mia mente sarà purificata rifiutando le cose materiali? Quando sarò in grado di vedere Sri Vrindavana?"


Questa preghiera è stata cantata in tal modo. Sri Baladeva è la personificazione della sandhini-shakti che espande la coscienza spirituale in tutto il mondo. Essa non è diversa dalla sua manifestazione personale, sotto forma di Sri Guru, che consegnerà il messaggio di Krishna agli esseri viventi tramite una ricezione sonora per purificare la loro coscienza e liberarli dalla contaminazione materiale. Fino a quando questo accade, l'essere vivente non svilupperà desiderio di avere il darsana della spirituale Vrindavana-Dhama spirituale e dei piedi di loto di Krishna, il maestro del Dhama.


guru-kripa-jale nibhai visaya anala


"Con l'acqua della misericordia di Sri Guru sono in grado di spegnere il fuoco dell'esistenza materiale'. (Gitavali 5.2)


visaya anale jvalice hrdaya anale bare anala 

sadhu-sanga kari hari bhaje jadi anale pade to jala


"Il fuoco ardente dell'esistenza materiale sta bruciando il cuore, e quel fuoco è sempre in aumento. Se ci associamo con le persone sante e si esegue il bhajana di Hari, tali attività sono come l'acqua che spegne il fuoco."


Le istruzioni dei principi devozionali puri che emanano dalla bocca di Sri Guru spegneranno il fuoco dell'esistenza materiale e contemporaneamente spingeranno il nucleo del cuore a gridare: "Dov'è Vrindavana? Dove sono i piedi di loto di Radhika? Dove si trova il tesoro della vita di Radha, la vita delle gopi, Syamasundara, il figlio di Yasoda?" Se la mente è ancora contaminata dalla sporcizia dei desideri materiali, questo grido intenso non riecheggerà nel cuore.


Fino a quando e se non iniziamo a piangere così- con intensa bramosia, con le lacrime agli occhi e sotto la guida di Sriman Mahaprabhu, che è in separazione (vipralambha):


kaha krsna prana-natha murali-vadana

kaha jao kaha pao vrajendra-nandana


"Dove è Krishna, il Signore della mia vita, colui che suona il flauto? Cosa posso fare per trovarlo? Dove è il figlio di Nanda?" (Cc. Madhya 2.15).


- Allora non potremo prenderLo. Bhaktasya bhajanottha srantis tad-darsanottha krishna-krpa - senza lo sforzo personale del devoto e la misericordia del Signore, la corda per legarlo sarà sempre due dita troppo corta.


Guru-kripa hi kevalam (solo la misericordia di Sri Guru può rendere tutto possibile).




__._,_.___

Inviato da: Angelo Russo <gaudyait@gmail.com>

martedì 20 settembre 2016

Posso farlo senza Guru. Questa è una sciocchezza

Srimad Bhagavatan 7.9.7 — Mayapur, 27 febbraio 1977 Proprio come nel nostro Paese, forse lo sapete, c’è stato un poeta, Rabindranath Tagore. Ha ottenuto molte onorificenze dall’Università di Oxford. Lui non è mai andato a scuola, ma ha ottenuto il titolo di dottore, ‘Dottor Rabindranath Tagore’. E se pensate: “Anch’io otterrò il dottorato senza andare [...more]

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Prahlada Maharaja non è un devoto comune. È un Nitya-Siddha

Srimad Bhagavatan 7.9.7 — Mayapur, 27 febbraio 1977 Prahlāda Mahārāja ebbe qualche disaccordo con il padre, ma non era una persona comune. Il potere di suo padre, un uomo molto, molto grande, lo si vede, conquistò l’intero universo. Egli non era il figlio di un poveruomo. Prahlāda Mahārāja era il figlio di un uomo molto [...more]

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VIDEO: A short live view of Vrindavan from my balcony

   

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lunedì 19 settembre 2016

Prahlada Maharaja è uno dei Maharaja, persone autorizzate

Srimad Bhagavatan 7.9.7 — Mayapur, 27 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – “Prahlāda Mahārāja fissò la sua mente e la vista sul Signore Nṛsiṁha-deva con la massima attenzione, in completa trance. Con la mente fissa iniziò a offrire preghiere d’amore con voce tremante”. Prabhupāda: astauṣīd dharim ekāgra- manasā susamāhitaḥ prema-gadgadayā vācā tan-nyasta-hṛdayekṣanaḥ (SB 7.9.7) Questo è [...more]

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Il canto Hare Krishna non è diverso da Krishna

Srimad Bhagavatan 7.9.6 — Mayapur, 26 febbraio 1977 Così come Nṛsiṁha-deva toccò la testa di Prahlāda Mahārāja, potete avere immediatamente la stessa capacità. “Qual è questa capacità? Come è possibile? Nṛsiṁha-deva non è qui! Krishna non è qui!” No. Lui è qui. “Come è possibile?” nama rūpe kali kale kṛṣṇa avatāra (CC Adi 17.22). Krishna [...more]

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domenica 18 settembre 2016

Come e cosa pubblicare su Isvara.org

… Per prima cosa fai pratica a fare ricerche sul web al riguardo di tema concernenti la coscienza di Krishna. Ci sono cosi’ tante cose che uno potrebbe stare anni facendo solo quello. Solo su Youtube ci sono centinaia di video che sono di nostro interesse. Non pubblichiamo cose di politiche o scritti di autori [...more]

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L’unica cosa che manca è la coscienza di Krishna

Srimad Bhagavatan 7.9.6 — Mayapur, 26 febbraio 1977 Scienza non significa solo osservazione ma anche sperimentare. Così è completa. Altrimenti è teoria, non è scienza. Loro hanno diverse teorie che chiunque può proporre. Ma il vero punto è che Krishna è spirituale ed Egli è il Supremo. nityo nityānāṁ cetanaś cetanānām (Kaṭha Upaniṣad 2.2.13). Questa [...more]

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L’entità vivente che muove il corpo è energia superiore

Srimad Bhagavatan 7.9.6 — Mayapur, 26 febbraio 1977 Nella Bhagavad-gītā è detto: bhūmir āpo ‘nalo vāyuḥ khaṁ mano buddhir eva ca bhinnā me prakṛtir aṣṭadhā (BG 7.4) Questi materialisti – scienziati, fisici e altri speculatori- hanno a che fare con questi elementi materiali -terra, acqua, fuoco, aria, etere, fino alla mente, la psicologia, o, un [...more]

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sabato 17 settembre 2016

Non applicate la vostra povertà logica in argomenti per voi incomprensibili

Srimad Bhagavatan 7.9.6 — Mayapur, 26 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – “Per il contatto della mano del Signore Nṛsiṁha-deva sulla testa di Prahlāda Mahārāja, Prahlāda fu completamente liberato da ogni contaminazione e dai desideri materiali, come se fosse stato completamente ripulito. Perciò divenne in un attimo trascendentalmente situato e tutti i sintomi di estasi si [...more]

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È’ una vita molto rischiosa se non risvegliamo la nostra Divya-Jnana

Lettura — Bombay, 1 aprile 1977 Prabhupāda: Com’è quel verso? divya-jñāna hṛde prakāśito. Recitatelo. (Indiani ripetono) Quello precedente? Ospiti indiani: Prema-bhakti yāhā hoite, avidyā vināśa yāte, divya-jñāna hṛde prakāśito. Prabhupāda: Quindi la necessità è prema-bhakti. Prema-bhakti yāhā hoite, avidyā vināśa yāte, divya-jñāna. Quindi cosa è divya-jñāna? Divya significa trascendente, non materiale. tapo divyam (SB 5.5.1). [...more]

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venerdì 16 settembre 2016

Credeteci! Non c’è’ autorità superiore a Krishna

Srimad Bhagavatan 7.9.5 — Mayapur, 25 febbraio 1977 Non pensiate che Dio non abbia sentimento, che non pensi. No. In Lui c’è tutto. A meno che Egli non abbia sentimenti di simpatia, da dove li otteniamo? Perché tutto viene da Dio. Janmādy asya yataḥ (SB 1.1.1). athāto brahma jijñāsā: che cosa è il Brahman? Brahman [...more]

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Krishna viene su questa terra una volta ogni giorno di Brahma

Srimad Bhagavatan 7.9.5 — Mayapur, 25 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – Quando il Signore Nṛsiṁha-deva vide il ragazzino Prahlāda Mahārāja prostrato ai Suoi piedi di loto, per l’affetto verso il Suo devoto Egli divenne più estasiato. Alzando Prahlāda il Signore mise la Sua mano di loto sulla testa del ragazzo perché la Sua mano è [...more]

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Dunque ti chiedo quale servizio posso fare per te?

Domande Grazie Manonatha Dasa. A questo punto sorge un altra questione: io non ho un maestro spirituale che non siano i libri di srila Prabhupada ma come hai detto tu non non possono rispondermi direttamente. Dunque ti chiedo quale servizio posso fare per te? Per accontentare te e tutti i maestri spirituali autentici? Ti prego [...more]

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giovedì 15 settembre 2016

Non sapete chi è devoto, come adorare. Quindi rimanete Kanistha

Srimad Bhagavatan 7.9.4 — Mayapur, 18 febbraio 1977 Questa stessa qualificazione, essere puro devoto, rende mahā-bhāgavata. Ma ci sono delle fasi. Il mahā-bhāgavata fin dalla nascita, si chiama nitya-siddha. Sono eternamente siddha, perfetti. Vengono per qualche scopo. Così Prahlāda Mahārāja è venuto per questo scopo. Il demone, anche se il propio padre, potrebbe dare tanti [...more]

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Non portate alcun desiderio materiale nella pratica del servizio devozionale

Srimad Bhagavatan 7.9.4 — Mayapur, 18 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – “Nārada Muni continuò: O re, sebbene il devoto elevato Prahlāda Mahārāja fosse solo un ragazzino, egli accolse le parole di Brahmā. A poco a poco avanzò verso il Signore Nṛsiṁha-deva e cadde a terra a mani giunte per offrire i suoi rispettosi omaggi”. Prabhupāda: [...more]

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Poni l’attenzione all’anima




(...)i possedimenti terreni non sono ciò che sei venuto qui ad accumulare.

Non preoccuparti dei tuoi possedimenti terreni. Poni l'attenzione sul tuo obiettivo celeste — l'evoluzione della tua anima — e troverai pace anche mentre sei sulla terra.

Non dovrai pensarci un attimo per sapere esattamente perché hai ricevuto questo messaggio oggi.

Con amore,
Neale

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Brioche classiche

Brioche classiche Difficoltà: Media Tempo: 45 minuti Ingredienti per 6 persone 170 g di farina 80 g di farina Manitoba 70 g di zucchero 1 cucchiaino di malto 30 g di olio di mais 1/2 cubetto di lievito di birra fresco 1/2 bustina di vanillina 3/4 gocce di aroma limone (o arancia) o la buccia [...more]

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Posso servire Narada Muni?

Domanda Fabien Troia Grazie Manonatha Dasa per la risposta chiara ed esaustiva. Vorrei sapere un’altra cosa: se offro i miei omaggi a Narada Muni, il cibo, le mie parole, la mia mente ed il mio corpo commetto un offesa verso Krishna oppure avanzo spiritualmente? Lo chiedo perché mi sento attratto da questa grande personalità. Non [...more]

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mercoledì 14 settembre 2016

Con la Bhakti potete controllare la conoscenza del Signore Supremo. Questo è l’unico modo

Srimad Bhagavatan 7.9.3 — Mayapur, 17 febbraio 1977 Brahmā si suppone sia il primo essere vivente in questo universo. Lakṣmī ebbe paura; anche Brahmā si spaventò. Perciò Brahmā chiese a Prahlāda Mahārāja: “Vai avanti, figlio mio, e placa il Signore. Tu puoi farlo perché è per te che Egli è apparso in questa feroce sembianza. [...more]

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Fate attenzione a non mischiarvi con chi non è devoto e immagina Dio

Srimad Bhagavatan 7.9.2 — Mayapur, 12 febbraio 1977 Se si studia la natura di Lakṣmī-Nārāyaṇa, allora cesseremo di coniare parole come daridra-nārāyaṇa, o questa o quella. Non dovremmo quindi mai seguire questi pāṣaṇḍi. yas tu nārāyaṇaṁ devaṁ brahmārudrādi-daivataiḥ samatvena vikṣeta sa pāṣaṇḍi bhaved dhruvam (CC Madhya 18.116) pāṣaṇḍi significa demonio, o non-devoto. abhaktā hīna cara. [...more]

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Non provate a separare Laksmi da Narayana

Lettura — Seattle, 2 ottobre 1968 sakṣat śrī.. Lei è sempre in Sua compagnia. Se qualcuno cerca di separare Śrī da Nārāyaṇa allora sarà sconfitto. L’esempio è Rāvaṇa. Rāvaṇa voleva separare Lakṣmī da Rāma. Questo tentativo è così pericoloso che Rāvaṇa, invece di diventare felice… Era la cosiddetta felicità, opulenza materiale. Ma non appena separò [...more]

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Non temere…




(...)la paura è una delle principali fonti di crudeltà. Vincere la paura è l'inizio della saggezza.

Lo ha detto Bertrand Russell ed aveva ragione. Elisabeth Kubler-Ross ha detto: "La paura ed il senso di colpa sono gli unici nemici dell'uomo". Anche lei aveva ragione. E Franklin Roosevelt notoriamente ha detto: "Non abbiamo nulla da temere, tranne la paura stessa".

Con amore,
Neale

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Come fece Narada Muni a diventare così grande

Domanda Hare Krishna Manonatha Dasa, per favore accetta i miei più umili omaggi. Vorrei sapere per piacere come fece Narada Muni a diventare così grande. A trascendere la materia divenendo perfetto nella pratica del bhakti yoga, grazie in anticipo, Hare Krishna.   Risposta Caro Fabien, Hare Krishna. La storia di Narada Muni viene raccontata nel [...more]

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lunedì 12 settembre 2016

Le Gopi non sono anime condizionate, sono anime liberate

Bhagavad-Gita 2.8-12 — Los Angeles, 27 novembre 1968 Devoto: Ho letto da qualche parte nei tuoi scritti che al fine di comprendere le relazioni confidenziali tra Rādhā e Kṛṣṇa, bisogna servire le gopī che sono servitrici delle gopī. E ho immaginato che tu fossi un servitore delle gopī. È corretto? Oppure, come faccio a servire [...more]

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Krishna è il Supremo e noi siamo frammenti

Bhagavad-Gita 2.8-12 — Los Angeles, 27 novembre 1968 Devoto (leggendo): “Il Signore Supremo è la Suprema Persona individuale, e Arjuna, l’eterno associato del Signore, e tutti i re riuniti sono persone eterne individuali. Non è che non esistevano come individui in passato, e non è che non rimarranno persone eterne. La loro individualità esisteva nel [...more]

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È’ diventata una moda paragonare Narayana con chiunque

Srimad Bhagavatan 7.9.2 — Mayapur, 2 febbraio 1977 Pradyumna: Traduzione – “Alla dea della fortuna Lakṣmījī, fu richiesto, da tutti gli esseri celesti presenti, di andare davanti al Signore, perché, per paura, loro non potevano farlo. Ma anche lei non aveva mai visto una tale forma meravigliosa e straordinaria del Signore, e quindi non potè [...more]

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Non c’è’ questione d’impersonalismo

Bhagavad-Gita 2.8-12 — Los Angeles, 27 novembre 1968 Devoto: “Se l’individualità non è un fatto, allora Krishna non avrebbe insistito così tanto anche per il futuro”. Prabhupāda: Sì. Lui dice che non c’era un tempo in cui non eravamo individui, e non ci sarà un tempo futuro in cui non rimarremo individui. E per quanto [...more]

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Nella teologia cristiana si prega dicendo:”Dacci il nostro pane quotidiano”

Bhagavad-Gita 2.8-12 — Los Angeles, 27 novembre 1968 Devoto: Krishna dice chiaramente che anche in futuro l’individualità del Signore e degli altri, come confermato nelle Upaniṣad, continuerà in eterno. Questa affermazione di Krishna è autorevole. Prabhupāda: Sì, l’Upaniṣad dice nityo nityānām. nitya significa eterno, e il Signore Supremo è il Supremo eterno, e anche noi [...more]

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