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mercoledì 31 gennaio 2018

Affetto materiale – affetto spirituale

Arcana Siddhi Devi Dasi e suo marito Karnamrita Das

Penso che l’enfasi di Srila Prabhupada fosse quella di utilizzare il nostro tempo non per compiere attività filantropiche, come aprire ospedali e nutrire i poveri (in quanto già altri lo stanno facendo), ma piuttosto di aiutare le persone a trovare una soluzione completa a tutti i loro problemi. Il problema non è la fame, il problema è identificarsi con un corpo che oggi c’è e domani non esisterà più. Se nutriamo qualcuno oggi, domani avrà ancora fame, ma se lo colleghiamo alla fonte di tutte le risorse, tutti i suoi bisogni fisici e spirituali saranno risolti simultaneamente e per sempre. I devoti naturalmente, non dovrebbero essere insensibili alle sofferenze umane, ma il nostro compito non è quello di dare conforto al corpo senza nutrire l’anima. Se ne abbiamo i mezzi dovremmo fare entrambe le cose, e stiamo vedendo che questo sta accadendo sempre di più man mano che nella società vaisnava ci saranno maggiori risorse disponibili.

Non possiamo cambiare le condizioni materiali degli altri, ma la svarupa shakti, l’energia del Signore può farlo. Quando i devoti interagiscono con gli altri e queste persone hanno un’esperienza positiva, questo darà loro la possibilità di iniziare il loro viaggio spirituale. Quindi le due cose non si possono veramente separare. Bhaktivinoda Thakur diceva spesso che la via del progresso è Harinam e jiva doya – il canto del santo nome e la gentilezza verso tutti gli esseri viventi. Quindi dobbiamo vedere le persone come anime e dare loro affetto e amicizia spirituale. Dobbiamo avere una società spirituale, amicizia e amore (come diceva spesso Srila Prabhupada) e se non troviamo queste cose tra i devoti, allora sicuramente andremo via e le cercheremo altrove. Quindi dovremmo provare gioia nella compagnia dei devoti e se non siamo gioiosi nella compagnia dei devoti, allora c’è qualcosa di sbagliato nella nostra concezione e nella nostra pratica spirituale.

Il distacco e la rinuncia possono essere utili all’inizio della bhakti, ma se si continuano a coltivare, si diventa duri di cuore. L’affetto materiale è la causa principale del nostro nascere continuamente, è questo che ci fa tornare in questo mondo di nascite e di morti, ma l’affetto spirituale ci libererà.

Ci sono dunque sentimenti materiali e sentimenti spirituali. Quando Krishna è al centro delle nostre relazioni, le relazioni diventano spirituali. I pastorelli amano Krishna, ma si amano anche tra di loro. Il loro amore per Krishna è considerato un sancari bhava che aiuta a nutrire e ad arricchire i propri sentimenti per Krishna. Quindi nel mondo spirituale c’è un amore illimitato e in continua espansione per tutto e per tutti. Più il corpo e la mente diventano spiritualizzati grazie al metodo della bhakti, più avremo la capacità di espandere i nostri sentimenti di amore verso gli altri. Quindi da un vaisnava elevato sentirai emanare tanto affetto. Srila Prabhupada è stato un esempio straordinario di questo affetto. Quindi la soluzione è quella di mantenere Krishna al centro di tutte le nostre relazioni.

Arcana Siddhi Devi Dasi

 

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Amore e affetto nella famiglia vaisnava

Krishnanandini e suo marito Tariq

Concentrare il nostro amore su Krishna non significa essere indifferenti a chi ci è più vicino, e in particolar modo ai nostri familiari.

di Krishnanandini Devi Dasi

Immaginate questa scena: un pomeriggio Srimati Devi torna a casa da scuola, ed è così silenziosa che sua madre, Sudevi, intuisce che c’è qualche problema.

Srimati tutto bene? Com’è andata oggi?

Non ricevendo risposta, Sudevi entra nella camera di Srimati, che ha dieci anni, vede il suo viso bagnato di lacrime e l’abbraccia.

Mamma, oggi dei ragazzi della mia classe hanno detto che sono pazza perché non mangio la carne e una bambina mi ha messo in faccia un panino con la carne. Io l’ho spinta via e la maestra mi ha dato una punizione.

Sudevi conforta sua figlia e insieme parlano un pò di Krishna, degli animali, di come ogni forma di vita sia sacra e di come a volte, per ignoranza, le persone dicano e facciano delle cose meschine. Per lo più però utilizza questi momenti per mostrarle il suo affetto e incoraggiarla a sostenere la presa di posizione nel considerare sacra anche la vita degli animali.

Immaginate un nuovo devoto, lo chiameremo Bhakta Ted, che rimane sconvolto da un’esperienza che ha avuto con la polizia mentre si reca al tempio. Bhakta Ted, vestito con il dhoti stava recitando il santo nome in un parco quando è stato infastidito da alcuni passanti. Un poliziotto ha notato quello che stava succendendo e ha interrogato Bhakta Ted per un quarto d’ora e ha semplicemente riso del fatto che alcune persone l’avessero infastidito.

Se vedessi qualcuno vestito con una gonna come questa, anch’io lo prenderei in giro,

disse il poliziotto indicando il dhoti.

Un altro nuovo devoto del tempio minimizza l’incidente con la polizia:

Non c’è problema,” dice “Fa parte del tuo karma. È solo maya.

Un altro devoto, rendendosi conto di quanto Ted sia stato colpito da quello che è successo, si siede vicino a lui, ascolta con attenzione mentre Ted gli dice come si sente e lo conforta dicendogli che nonostante le inevitabili difficoltà del mondo materiale, Krishna dà coraggio e forza d’animo ai Suoi devoti. Passerà, dice a Bhakta Ted e gli chiede se c’è qualcos’altro che possa fare per aiutarlo.

Se esaminiamo con attenzione le persone, ovunque, vedremo che tutte hanno bisogno di essere sostenute emotivamente. Noi siamo esseri viventi e senzienti e i nostri desideri di compagnia, di amicizia, di affetto e di apprezzamento sono naturali e spirituali. Abbiamo questi desideri perché Sri Krishna, la Persona originale, da cui provengono tutte le caratteristiche degli esseri viventi, li possiede Egli Stesso.

Le personalità divine ci mostrano la via

Hanuman, un elevatissimo devoto, con gentilezza confortò Sita quando stava soffrendo. Le assicurò che suo marito, Sri Ramacandra, avrebbe presto organizzato la sua liberazione e le dette l’anello di Rama come prova della Sua lealtà. Poiché Hanuman aveva mostrato queste attenzioni e uno straordinario sentimento di servizio d’amore al Signore e ai Suoi devoti, Sri Rama lo ricompensò con un abbraccio affettuoso e con l’eterna devozione per Lui.

Il linguaggio profondo e sincero che caratterizza le relazioni tra devoti nello Srimad-Bhagavatam e nella Caitanya-caritamrita mi ha sempre commossa. Le loro relazioni sono piene di dolcezza, di umiltà e affabilità. In generale, qualunque sia il problema, in queste Scritture i devoti trovano il tempo per ritrovarsi con umiltà, con apprezzamento e sentimenti d’affetto.

Infatti non sentirsi felici nel vedere un devoto è considerato un’offesa. Dovremmo ricordare che i nostri figli, le nostre spose, i nostri genitori e anche le persone che nel tempio possono infastidirci, sono devoti, parti di Krishna. Se ci ricordiamo di questo, per noi sarà più facile trattarli con un tenero sentimento d’affetto. Il Grihastha Vision Team è costituito da un gruppo di devoti, molti dei quali discepoli di Srila Prabhupada, che seguono e consigliano i devoti riguardo i problemi matrimoniali e familiari. Si sono dedicati a servire e sostenere i devoti del grihastha asrama (la vita matrimoniale). Questo gruppo, in collaborazione con il Vaisnava Training and Education, ha esaminato attentamente i libri di Srila Prabhupada e le sue istruzioni evidenziando dodici principi e valori fondamentali per poter avere una vita di grihastha felice.

Uno di questi è “Amore e affetto nella famiglia”. Un’ambiente stabile emotivamente, in cui tutti i membri della famiglia o della comunità si sentano amati e apprezzati, è essenziale per la crescita personale e spirituale degli adulti e dei figli.

Una giusta comprensione dell’attaccamento e del distacco nella vita di famiglia

A volte i devoti, particolarmente quando sono allo stadio iniziale, non comprendono bene il significato di “distacco” e di “attaccamento”. Subito impariamo che dobbiamo attaccarci a Krishna e distaccarci da ogni cosa del mondo materiale, ma possiamo erroneamente concludere che mostrare affetto o attaccamento per gli altri sia maya, cioè qualcosa di materiale. Poiché anche i devoti vivono in corpi materiali, potremmo concludere che delle relazioni di affetto con gli altri devoti non siano necessarie o addirittura costituiscano un impedimento alla nostra crescita spirituale. Questo modo di pensare è sbagliato. Srila Prabhupada negli Insegnamenti della Regina Kunti, Capitolo 25, spiega:

L’affetto [di Kunti] per i Pandava e i Vrisni non è estraneo al servizio devozionale, perché il servizio al Signore e il servizio ai devoti sono identici.

Sri Caitanya Mahaprabhu, il Signore Supremo, nella Caitanya-bhagavata (Madhya 19.210) dichiara:

Gli esseri viventi che vivono in un numero illimitato di universi sono tutti Miei servitori. Perciò, se un essere vivente fa male a un altro essere vivente, perirà.

Se riconosciamo che tutte le cose, tutte le persone e tutti gli esseri viventi appartengono a Dio, la Persona Suprema, possiamo vedere che non c’è niente a cui rinunciare e niente da cui essere distaccati. Dobbiamo essere distaccati dalla visione materiale. Cioè non dovremmo essere troppo attaccati ai corpi e alle attività materiali che ci fanno dimenticare il nostro servizio al Signore.

In quale modo siamo tutti collegati

L’essere vivente non è il corpo, perciò dovremmo capire che la nostra connessione con chiunque avviene grazie all’Anima Suprema che è presente nel cuore di ogni essere vivente. Allora desidereremo utilizzare tutto al Suo servizio e trattare tutti con cura e affetto. Srila Prabhupada ha spiegato questo modo di vedere le cose in tutte le sue relazioni con gli altri. Sia che fosse stato famoso o no, che si trattasse di una grande personalità o di un bambino, egli trattava ogni persona con cura sincera e affettuosa. Un’altra difficoltà nelle relazioni d’affetto nelle famiglie dei devoti è che a volte dimentichiamo che nostro marito, moglie o figlio è un devoto e diventiamo indifferenti, negligenti o poco rispettosi nei nostri comportamenti con loro. Come si dice: “La familiarità porta al disprezzo”.

Dovremmo essere attenti a non cadere in questa trappola. Pregando d’incarnare veramente l’insegnamento datoci da Caitanya Mahaprabhu – essere più umili di un filo d’erba e più tolleranti di un albero – dovremmo cercare con forza di essere particolarmente umili e tolleranti nel comportamento con i membri della nostra famiglia. In questo stato d’animo rimarremo connessi a Krishna ed Egli ci guiderà dall’interno per farci mostrare costantemente amore e affetto verso i membri della nostra famiglia e agli altri. A volte i devoti trattano con rispetto i devoti che non appartengono alla loro famiglia, mentre sono negligenti nei rapporti con i membri della famiglia in cui vivono.

L’espressione dei sentimenti d’amore

Come possiamo dimostrare amore ai membri della nostra famiglia? Circa cinquecento anni fa, il santo e studioso Srila Rupa Gosvami definì “i sei sintomi d’amore scambiati tra devoti”:

(1) offrire dei doni ai devoti,

(2) accettare dai devoti qualsiasi cosa essi possano offrire in cambio,

(3) aprire la propria mente ai devoti,

(4) chiedere loro riguardo il servizio confidenziale al Signore,

(5) onorare il prasadam, il cibo spirituale dato dai devoti e

(6) nutrire i devoti con il prasadam.

La reciprocità e lo scambio sono fondamentali in questi scambi d’amore. Nella grande famiglia in cui sono cresciuta avevamo uno zio che era l’essenza della generosità e che portava sempre dei doni o faceva sempre favori ai suoi parenti. Per lui però era difficile accettare dei doni e dei favori.

Alla fine questi scambi verso una sola direzione, finirono per pesare sulle sue relazioni, al punto tale che lui cominciò a sentirsi come L’Unico Benevolo o il Grande Benefattore che dispensava denaro, doni ed altri beni agli altri, i quali a loro volta lo vedevano sempre come l’Elargitore. Col tempo apparve del risentimento da entrambe le parti. Quando lui non poteva o non voleva dare, i membri della famiglia lo trascuravano e lui soffriva a causa del loro comportamento. Perciò è molto importante che gli scambi d’amore siano reciproci.

Perfino qualcosa di molto semplice (ma spesso difficile) come ascoltare veramente e sinceramente vostro figlio o vostra moglie o altri devoti con simpatia e senza essere ansioso di dire la vostra, può essere un importante atto d’amore e d’affetto.

Rupa Gosvami ha affermato che un servizio devozionale favorevole reso a Krishna è il vero amore per Lui. Questa è un’importante definizione da applicare anche all’amore tra devoti perché riunisce le due parti fondamentali dell’amore: la devozione (l’atteggiamento) e il servizio (l’azione). La parola amore indica sia il sentimento che l’azione. Rupa Gosvami elenca anche le qualità necessarie per avanzare spiritualmente e possiamo applicarle anche a una sana vita di famiglia in coscienza di Krishna: la pazienza, l’entusiasmo, la ferma convinzione (che Sri Krishna desidera una sana vita di famiglia), l’agire secondo i principi regolatori, i comportamenti coerenti (l’onestà, l’integrità) e la compagnia di persone di mentalità simile; dovremmo quindi cercare attivamente la compagnia di altre famiglie e di coppie seriamente impegnate nella vita spirituale.

Compiere insieme attività spirituali rafforza la vita di famiglia

I componenti della famiglia cosciente di Krishna dovrebbero leggere e discutere insieme le Scritture, tenere regolarmente dei kirtan, condividere il prasadam, servire la Divinità di case e pregare per una sincera e stabile relazione con Sri Krishna e tra loro stessi. Riflettete su questo: quante volte vi siete seduti davanti a un buon pasto preparato da un componente della vostra famiglia o da amici senza aver espresso un vero apprezzamento al cuoco per i suoi sforzi? Quando vi viene offerto un buon prasadam, gustoso e nutriente, non datelo per scontato e prendetevi un pò di tempo per esprimere la vostra gratitudine. Dei commenti fatti con apprezzamento possono far crescere in modo significativo il livello di soddisfazione nelle vostre relazioni. Il filosofo francese Blaise Pascal diceva:

Le piccole cose ci consolano perché sono esse che ci affliggono.

Quindi anche piccole cose come apprezzare un buon pasto possono rafforzare una relazione. Tenete un diario e chiedetevi quando è stata l’ultima volta in cui avete ascoltato veramente vostra moglie o gli altri componenti della famiglia o avete fatto loro un dono o come sorpresa avete preparato del prasadam? Nel mondo materiale le relazioni generalmente sono basate sulla lussuria e sull’illusione e sono un riflesso distorto degli scambi d’amore che hanno luogo nella realtà eterna. Nel mondo spirituale invece le profonde e reciproche relazioni d’amore sono la realtà normale e naturale. Là i devoti fanno a gara per servire il Signore e servirsi tra di loro. Se cantiamo sinceramente i santi nomi di Krishna, apprezziamo la compagnia delle persone sante e c’impegniamo nel servizio di devozione, possiamo veramente condividere il vero amore e l’ affetto spirituale con gli altri, anche se apparentemente ci troviamo nella realtà materiale.

 

KRISHNANANDINI DEVI DASI è ministro di culto, presidente del Grihastha Vision Team, co-direttrice del Dasi-Ziyad Family Institute (www.dzfi.org), ed è una dedicata madre di dieci figli. Cresciuta in una famiglia cristiana, Krishnanandini ha studiato l’Islam, i Mormoni e altre religioni per apprezzare l’unità di base che si trova in tutte le religioni del mondo. Il 12 settembre 1972 giorno di Radhastami, è stata iniziata al Vaisnavismo da Srila Prabhupada a Dallas, nel Texas, e da allora ha praticato il bhakti-yoga, lo yoga dell’amore e della devozione.

Con suo marito, Tariq Saleem Ziyad, ha aiutato centinaia di persone e di coppie, fornendo loro delle eccellenti tecniche di relazione. Lei e Tariq hanno organizzato diversi seminari e scritto testi per il matrimonio, le famiglie e i giovani, come il Young Pioneer Project, il SELF, Healthy Relation Course, dei corsi per formare dei counselor di coppia, e Parenting for the 21st Century, 16 lezioni per genitori ed educatori. Krishnanandini è apparsa nel documentario Spirit Works e in ONE: The Movie con Deepak Chopra, Ram Dass, Thich Nhat Hanh e Bhakti Tirtha Swami. È autrice di Booklet of 8’s: A Concise Guide to Spiritual Living, How to raise your children spiritually, the First Book of Hare Krishna Puzzles. Quizzes and riddles e ha contribuito al libro All—In-One Marriage Prep: 75 Expert Share Tips & Wisdom to Help You Get Ready Now. Lei e suo marito viaggiano in tutto il mondo per diffondere il messaggio secondo il quale con delle buone basi spirituali, le persone possono imparare dei modi per creare e vivere delle relazioni e dei matrimoni felici.

(dalla rivista Back To Godhead, 2011)

Alcuni link utili a questo riguardo:

http://vaisnavafamilyresources.org/

https://www.facebook.com/GrihasthaVisionTeam/

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Little Foot riscrive la storia dell’uomo: è il più antico fossile completo di ominide

Altrogiornale.org
Little Foot riscrive la storia dell’uomo: è il più antico fossile completo di ominide.

Il più antico fossile completo di ominide mai scoperto è stato presentato al mondo dopo venti anni di scavi e una certosina opera di pulizia. Lo straordinario reperto, chiamato affettuosamente “Little Foot” dai suoi scopritori, cioè piccolo piede, appartiene a una giovane femmina di australopiteco, lo stesso genere della celebre Lucy. Tuttavia non si tratta

Little Foot riscrive la storia dell’uomo: è il più antico fossile completo di ominide
Richard.

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martedì 30 gennaio 2018

Campagna elettorale senza ambiente (o quasi): cosa dicono i partiti sull’ecologia

Qualche anno fa Beppe Grillo diceva di puntare al 100% del parlamento. Non sappiamo se ce la farà ma chi volesse provarci potrebbe iniziare dall’ecologia: secondo un sondaggio recente di Eurobarometro, il 95% degli italiani pensa che proteggere l’ambiente sia importante. I problemi più sentiti sono inquinamento dell’aria e gestione dei rifiuti, poi i cambiamenti climatici.

Le maggiori preoccupazioni degli Italiani

L’interesse per questi temi è confermato da diverse fonti. Dall’annuario Istat presentato a fine 2017 sappiamo che il 52% delle persone sopra i 14 anni è preoccupato per lo smog, e che in un anno la percentuale è salita del 3,7%. Ancora maggiore – quasi cinque punti – l’aumento della quota di chi teme il riscaldamento globale, arrivata al 49%. “Negli ultimi anni le ricerche evidenziano una crescita davvero significativa della sensibilità ambientale – diceva a ottobre il sondaggista Nando Pagnoncelli al sito del suo istituto Ipsos. – C’è una grossa enfasi sul futuro del pianeta e tutto si è accelerato con la crisi, che ha indotto a cambiare i paradigmi di consumo. Oggi sharing economy ed economia circolare sono argomenti che non riguardano una piccola fetta di popolazione”.

I candidati al prossimo parlamento dovrebbero saperlo. In effetti non si può dire che in questa campagna elettorale non si sia mai parlato di questioni legate all’ambiente. È successo almeno due volte: con i sacchetti biodegradabili nei supermercati e con il maiale fotografato tra i rifiuti a Roma. Il livello del dibattito è questo, e in generale i leader non sembrano puntare molto sull’ecologia. Eppure nei programmi il tema c’è, anche se con spazi variabili. Ecco le promesse di liste e coalizioni che hanno messo nero su bianco le loro idee in materia.

Il più sintetico.
È il centrodestra, che inserisce la tutela dell’ambiente nel decimo e ultimo punto dell’accordo firmato dai capi di partito. All’interno solo i titoli, dal “sostegno alle energie rinnovabili” a “risparmio energetico ed efficientamento della rete”. Più specifico il programma di Fratelli d’Italia, una delle liste dell’alleanza, che mette l’ecologia al 13° posto tra 15 “priorità”. Formazione scolastica alla difesa della natura e progressiva messa al bando dei materiali non biodegradabili sono alcune delle proposte.

Il più lungo.
I 5 stelle hanno preparato un documento di 180 pagine sull’ambiente. Innanzi tutto le bonifiche, con la promessa di accelerarle, e una sezione a parte per la “terra dei fuochi”. Poi i rifiuti, e si va dalla detassazione dei prodotti riciclati al blocco della costruzione di nuovi inceneritori. Al punto successivo troviamo l’acqua: tra le idee un fondo da 500 milioni per ridurre le perdite della rete idrica. Dove si affronta il dissesto del territorio si prevede un censimento del patrimonio edilizio, mentre nel capitolo mobilità si annunciano investimenti per favorire gli spostamenti in bici. No alle trivellazioni e in particolare al fracking, la tecnica della fratturazione idraulica che preoccupa gli ambientalisti. Ultima segnalazione sui cambiamenti climatici: anche il Movimento di Grillo parla di formazione nelle scuole, oltre che di fondi alle università che si occupano del problema e di impegno per il riconoscimento dei rifugiati ambientali, che scappano da zone diventate inabitabili.

Il più composito.
È il centrosinistra: alle proposte del Pd si aggiungono quelle dei Verdi e della lista di Emma Bonino, che fanno parte della coalizione. Per il Partito democratico citiamo il manifesto presentato in un’assemblea nazionale a fine ottobre: “sostenibilità ecologica dello sviluppo e della società” è la quarta di otto “idee fondamentali” elencate nel testo. Anche in questo caso si parla di diminuzione delle tasse sui prodotti riciclati, e poi di de-carbonizzazione del paese entro il 2050, di potenziamento dell’ecobonus e di obiettivi più generici, come sostegno alla mobilità elettrica e lotta al dissesto idrogeologico. Dicevamo dei Verdi, che immaginano una “svolta ecologista” in 10 punti: si va dal divieto di circolazione per i mezzi a benzina e diesel dal 2035 a un piano nazionale che porti a usare solo energie alternative. Infine Più Europa, la formazione di Bonino, nel programma parla di sostenibilità come “stella polare” di tutte le decisioni. Tra le proposte la carbon tax (imposta sulle emissioni di CO2) e l’ampliamento delle aree naturali protette.

La più ambiziosa.
Dal punto di vista della creazione di posti di lavoro il primato spetta alla lista Liberi e uguali, che ne promette due milioni e 700mila grazie a investimenti nelle energie rinnovabili. Le linee programmatiche presentate da Rossella Muroni (ex presidente di Legambiente) comprendono un “grande piano verde”, secondo punto dei sette contenuti nel documento. All’interno l’impegno a rilanciare il sistema dei parchi, combattere il consumo di suolo e costruire un’Italia carbon-free entro il 2030.

La più esplicita.
È la lista Potere al popolo, che parla di stop alle “grandi opere” e le cita una per una, a partire da Tav, Tap e Mose. No alle grandi navi nella laguna di Venezia, moratoria sui nuovi progetti di estrazione di combustibili fossili e abbandono del carbone come fonte di energia entro il 2028. All’ambiente è dedicato il 13° punto dei 15 del programma, che parla anche di un piano nazionale di bonifica dei siti inquinati, di finanziamenti alla mobilità sostenibile e di messa al bando degli inceneritori.

 

FONTI:

http://ec.europa.eu/commfrontoffice/publicopinion/index.cfm/Survey/getSurveyDetail/yearFrom/1974/yearTo/2017/surveyKy/2156

https://www.istat.it/it/files/2017/12/Asi-2017.pdf

https://www.ipsos.com/it-it/gli-italiani-e-la-nuova-legge-sui-sacchetti-ultraleggeri

http://www.forzaitalia.it/speciali/Programma_centrodestra_condiviso_10_PUNTI.pdf

http://www.fratelli-italia.it/wp-content/uploads/2018/01/PROGRAMMA_A4def.pdf

https://www.movimento5stelle.it/programma/ambiente.html

https://www.partitodemocratico.it/news/manifesto-italia-2020-costruiamola-insieme/

http://verdi.it/wp-content/uploads/2017/11/proposte-verdi-def.pdf

 

https://piueuropa.eu/programma/

 

http://liberieuguali.it/relazione_rossella.pdf

 

https://poterealpopolo.org/potere-al-popolo/programma/

 

 

 

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Campagna elettorale senza ambiente (o quasi): cosa dicono i partiti sull’ecologia

Qualche anno fa Beppe Grillo diceva di puntare al 100% del parlamento. Non sappiamo se ce la farà ma chi volesse provarci potrebbe iniziare dall’ecologia: secondo un sondaggio recente di Eurobarometro, il 95% degli italiani pensa che proteggere l’ambiente sia importante. I problemi più sentiti sono inquinamento dell’aria e gestione dei rifiuti, poi i cambiamenti climatici.

Le maggiori preoccupazioni degli Italiani

L’interesse per questi temi è confermato da diverse fonti. Dall’annuario Istat presentato a fine 2017 sappiamo che il 52% delle persone sopra i 14 anni è preoccupato per lo smog, e che in un anno la percentuale è salita del 3,7%. Ancora maggiore – quasi cinque punti – l’aumento della quota di chi teme il riscaldamento globale, arrivata al 49%. “Negli ultimi anni le ricerche evidenziano una crescita davvero significativa della sensibilità ambientale – diceva a ottobre il sondaggista Nando Pagnoncelli al sito del suo istituto Ipsos. – C’è una grossa enfasi sul futuro del pianeta e tutto si è accelerato con la crisi, che ha indotto a cambiare i paradigmi di consumo. Oggi sharing economy ed economia circolare sono argomenti che non riguardano una piccola fetta di popolazione”.

I candidati al prossimo parlamento dovrebbero saperlo. In effetti non si può dire che in questa campagna elettorale non si sia mai parlato di questioni legate all’ambiente. È successo almeno due volte: con i sacchetti biodegradabili nei supermercati e con il maiale fotografato tra i rifiuti a Roma. Il livello del dibattito è questo, e in generale i leader non sembrano puntare molto sull’ecologia. Eppure nei programmi il tema c’è, anche se con spazi variabili. Ecco le promesse di liste e coalizioni che hanno messo nero su bianco le loro idee in materia.

Il più sintetico.
È il centrodestra, che inserisce la tutela dell’ambiente nel decimo e ultimo punto dell’accordo firmato dai capi di partito. All’interno solo i titoli, dal “sostegno alle energie rinnovabili” a “risparmio energetico ed efficientamento della rete”. Più specifico il programma di Fratelli d’Italia, una delle liste dell’alleanza, che mette l’ecologia al 13° posto tra 15 “priorità”. Formazione scolastica alla difesa della natura e progressiva messa al bando dei materiali non biodegradabili sono alcune delle proposte.

Il più lungo.
I 5 stelle hanno preparato un documento di 180 pagine sull’ambiente. Innanzi tutto le bonifiche, con la promessa di accelerarle, e una sezione a parte per la “terra dei fuochi”. Poi i rifiuti, e si va dalla detassazione dei prodotti riciclati al blocco della costruzione di nuovi inceneritori. Al punto successivo troviamo l’acqua: tra le idee un fondo da 500 milioni per ridurre le perdite della rete idrica. Dove si affronta il dissesto del territorio si prevede un censimento del patrimonio edilizio, mentre nel capitolo mobilità si annunciano investimenti per favorire gli spostamenti in bici. No alle trivellazioni e in particolare al fracking, la tecnica della fratturazione idraulica che preoccupa gli ambientalisti. Ultima segnalazione sui cambiamenti climatici: anche il Movimento di Grillo parla di formazione nelle scuole, oltre che di fondi alle università che si occupano del problema e di impegno per il riconoscimento dei rifugiati ambientali, che scappano da zone diventate inabitabili.

Il più composito.
È il centrosinistra: alle proposte del Pd si aggiungono quelle dei Verdi e della lista di Emma Bonino, che fanno parte della coalizione. Per il Partito democratico citiamo il manifesto presentato in un’assemblea nazionale a fine ottobre: “sostenibilità ecologica dello sviluppo e della società” è la quarta di otto “idee fondamentali” elencate nel testo. Anche in questo caso si parla di diminuzione delle tasse sui prodotti riciclati, e poi di de-carbonizzazione del paese entro il 2050, di potenziamento dell’ecobonus e di obiettivi più generici, come sostegno alla mobilità elettrica e lotta al dissesto idrogeologico. Dicevamo dei Verdi, che immaginano una “svolta ecologista” in 10 punti: si va dal divieto di circolazione per i mezzi a benzina e diesel dal 2035 a un piano nazionale che porti a usare solo energie alternative. Infine Più Europa, la formazione di Bonino, nel programma parla di sostenibilità come “stella polare” di tutte le decisioni. Tra le proposte la carbon tax (imposta sulle emissioni di CO2) e l’ampliamento delle aree naturali protette.

La più ambiziosa.
Dal punto di vista della creazione di posti di lavoro il primato spetta alla lista Liberi e uguali, che ne promette due milioni e 700mila grazie a investimenti nelle energie rinnovabili. Le linee programmatiche presentate da Rossella Muroni (ex presidente di Legambiente) comprendono un “grande piano verde”, secondo punto dei sette contenuti nel documento. All’interno l’impegno a rilanciare il sistema dei parchi, combattere il consumo di suolo e costruire un’Italia carbon-free entro il 2030.

La più esplicita.
È la lista Potere al popolo, che parla di stop alle “grandi opere” e le cita una per una, a partire da Tav, Tap e Mose. No alle grandi navi nella laguna di Venezia, moratoria sui nuovi progetti di estrazione di combustibili fossili e abbandono del carbone come fonte di energia entro il 2028. All’ambiente è dedicato il 13° punto dei 15 del programma, che parla anche di un piano nazionale di bonifica dei siti inquinati, di finanziamenti alla mobilità sostenibile e di messa al bando degli inceneritori.

 

FONTI:

http://ec.europa.eu/commfrontoffice/publicopinion/index.cfm/Survey/getSurveyDetail/yearFrom/1974/yearTo/2017/surveyKy/2156

https://www.istat.it/it/files/2017/12/Asi-2017.pdf

https://www.ipsos.com/it-it/gli-italiani-e-la-nuova-legge-sui-sacchetti-ultraleggeri

http://www.forzaitalia.it/speciali/Programma_centrodestra_condiviso_10_PUNTI.pdf

http://www.fratelli-italia.it/wp-content/uploads/2018/01/PROGRAMMA_A4def.pdf

https://www.movimento5stelle.it/programma/ambiente.html

https://www.partitodemocratico.it/news/manifesto-italia-2020-costruiamola-insieme/

http://verdi.it/wp-content/uploads/2017/11/proposte-verdi-def.pdf

 

https://piueuropa.eu/programma/

 

http://liberieuguali.it/relazione_rossella.pdf

 

https://poterealpopolo.org/potere-al-popolo/programma/

 

 

 

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Se l’antenato comune è un buco nero

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Se l’antenato comune è un buco nero.

Fino a ieri ad accomunarle era anzitutto l’energia spaventosa che le caratterizza tutt’e tre. Ma ora comincia a farsi strada l’ipotesi che la loro origine – sulla quale grava uno fra i più grandi punti interrogativi della fisica particellare – potrebbe essere una soltanto, un super acceleratore naturale assai più potente di quello del Cern:

Se l’antenato comune è un buco nero
Richard.

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My mum, the Auschwitz guard: Author’s shock at long-lost mother’s past as Nazi who proudly gassed Jews at death camp

Helga Schneider was just a little girl when her mother Trudi left her during the war – but it was not until later in life that she searched for her, only to discover the woman she had lost was a Nazi war criminal

Helga Schneider still remembers her mother’s words. Suitcase in hand, she bent down, looked her in the eye and said: “Mummy has to go away. Be a good girl, don’t cry.”

With that, Traudi shut the door on the family home, leaving Helga alone with her 19-month-old brother. It was 1941 in Berlin. And Helga was just four.

Shunted between homes and put into an institution for problem children, Helga grew up yearning for a mum to comfort her through the horrors of war.

It was 30 years before she finally found her again, and then she unearthed a truth that would scar her for ever: the mother she had pined for was a volunteer for Hitler’s Nazi Waffen-SS – and a guard at Auschwitz -Birkenau.

While Helga had been crying for her mum, Traudi was “proud” to be working at the worst death camp in history, where over a million Jewish, Roma and Polish men, women and children were gassed, starved and worked to death.

And worse still, she had no regrets – maintaining to the end that “Nazis were just, Hitler was great and the Jews needed to be exterminated”.

“I was so shocked” Helga, now 80, recalls: “Because after 30 years, when a mother tells you ‘I was with the SS and a guard at Auschwitz’, and she is ‘proud, not repentant’, you are speechless. It was terrible, terrible.

“I’d wanted to find a mother, so when, instead of a mother you find a woman who says, proudly, she was a guard at Auschwitz. Can you imagine that?”

The trauma of her discovery became the subject of a bestselling memoir and has now been made into a film, Let Me Go, by British director Polly Steele and starring Juliet Stevenson as Helga.

Helga’s father Stefan was away fighting when Traudi left their home in Berlin. Helga was looked after by relatives until her father remarried a year later.

Through stepmother Ursula, whose sister worked under Propaganda Minister Joseph Goebbels, Helga met Hitler in 1944. She says: “Hitler, he wasn’t unpleasant, he was nice to us.”

Hitler seemed unwell following the assassination attempt earlier that year, she recalls. “He was very pale. He looked ill and a bit sweaty. And he couldn’t walk properly. But his gaze, I don’t know how to explain it, it was fixed, resolved.”

At 16 Helga ran away to Austria, where she studied to be an actress. On holiday in Italy she met her future husband and went to live with him in Bologna, where she still lives. She wanted to forget Germany: her mother, the war, the language. Even now she prefers to speak Italian, as German is too distressing.

It was after her son Renzo was born that she decided to search for her mother. She had assumed Traudi had left the family for a man, and was ready to forgive her. She wrote to six women with the same name and, in 1971, found Traudi in Vienna.

“When she opened the door it was very emotional – she looked so much like me,” says Helga. “We hugged at first. I was so happy. But after 10 minutes she told me with pride and without repentance that she had worked at Auschwitz.”

A phrase she repeated haunts Helga: “‘But the Nazi regime was beautiful’.”

Traudi asked her daughter to try on her Auschwitz uniform and even gave her a handful of gold jewellery, which Helga soon realised would have come from people at the camp. “I opened my fingers and the jewellery fell to the ground,” she says. “I said to her: ‘How could you? How could you take children to the gas chamber?’.”

Helga asked if she felt guilty taking Jewish babies from their mothers to be killed. “They would have grown up to be Jewish adults,” Traudi told her.

Traudi also felt no remorse for leaving her as a four-year-old in war-torn Berlin.

Traudi’s duties at the camp had included herding women and children to the gas chambers and restraining the victims of the camp doctors’ notorious medical experiments.

She was jailed as a war criminal for about two years after the war but her commitment to the regime had not wavered.

“She told me, ‘Once the Fuhrer died I felt nothing’,” Helga says. “Life no longer had meaning. She had based her life on Hitler and Nazi ideology and when it ended she felt erased.”

Helga’s reunion with Traudi lasted just 45 minutes. Helga says: “I had grown up thinking of her, imagining a kind woman, sweet. Instead I found a war criminal.”

Helga tried to forget her. Three decades passed, her husband died of cancer and her son grew up.

But then she received a letter saying her mother was in a nursing home and might die any day. Helga hoped she had repented. “After all that time, I thought surely she’d have realised she was mistaken, that the ideology was evil?”

This second meeting is the focus of the new film, which tells how she returns to confront Traudi along with her granddaughter, played by Lucy Boynton.

In real life, when Helga returned to her mother in 1998, she found a pathetic and pitiful old woman. “The tragedy was that there was no change,” she says.

Suffering dementia, Traudi did not recognise Helga at first. But she had moments of lucidity during the two-hour meeting, in which she talked in grotesque detail about Auschwitz .

“She said to me, ‘Newborn babies took only a few minutes; they pulled out some that were electric blue’,” says Helga.

She also told her daughter: “I had orders to treat [the prisoners] with extreme harshness, and I made them spit blood.”

While Helga has forgiven her mother for abandoning her, she says she doesn’t “have the right to forgive her mother for what she did at Auschwitz”.

Helga has devoted herself to spreading peace, where her mother spread hate. She has spent 20 years giving school talks and meeting Auschwitz victims and their children.

Now as far-right groups gain support across Europe, she hopes people will learn from the past.

“It is more important to keep alive the memory of the Holocaust now than ever,” she says. “With this book and film I hope I have done my duty.”

Let Me Go is released in selected UK cinemas and digital download by Evolutionary Films.

https://goo.gl/7m2Ykm



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Conferenza stampa di lancio di People For Planet

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Ci sono giornali che ti dicono che cosa è successo ieri. People For Planet ti racconta cosa succederà domani

L’informazione del futuro
Forse una premessa è necessaria: noi vogliamo cose buone… pace nel mondo, allegria, tecnologie simpatiche, volersi bene e fare arte. Questo è meglio dirlo subito.
E siamo preoccupati per quel che sta succedendo alla terra che ci dà la vita.
In questo momento molto delicato dell’evoluzione umana abbiamo visto la possibilità di creare qualcosa di nuovo e di utile. E oggi possiamo mostrarti queste pagine di People for Planet, un giornale digitale ben informato e anche un sistema di connessione e cooperazione: uno strumento per far nascere iniziative, per fare incontrare ricercatori, tecnici, scienziati, gruppi solidali, amanti del verde e degli animali, imprenditori illuminati, buongustai, comici e artisti, coltivatori sinergici, operatori sociali, formatori, sportivi.
Vogliamo contribuire a far incontrare le persone che in questo momento stanno costruendo il pianeta di domani e sostenerli, dare visibilità ai loro risultati.
Non facciamo solo informazione documentata. A noi piace essere insieme a migliaia di persone a fare il surf sulle onde della storia.
E vogliamo farlo con te e con altre persone che stanno rendendo più giusto e più moderno questo pianeta. Una sorprendente moltitudine che si dedica alla solidarietà e all’arte e che ha capito che la tecnologia buona è un possente strumento per generare il cambiamento.
Vogliamo rafforzare le connessioni tra le persone che stanno lavorando concretamente a questa trasformazione epocale: la rivoluzione digitale è appena iniziata e contemporaneamente il movimento solidale sta fiorendo in tutto il mondo.
E questo avviene mentre gli analisti delle tendenze si sono accorti che la domanda di arte sta esplodendo. Dopo gli anni del cibo è l’arte il prossimo trend dominante.

Ti piace?
Tanto per iniziare questo portale lo costruiremo insieme. I commenti agli articoli sono sempre stati per noi fonte di miglioramento e approfondimento. Quello che ci scriverai nei commenti sarà valutato attentamente e ti risponderemo.
Noi scriviamo per aprire il dibattito.
E questo portale è strutturalmente uno strumento per fare social network 4.0.
Espanderemo progressivamente la nostra rete creando un circuito capace di dare visibilità a centinaia di iniziative locali e nazionali.
Offriamo una voce e un sistema per connettere e creare flussi informativi. Innanzi tutto ci serve un indice: vuoi segnalarci quelli che per te sono i 5 migliori siti della galassia arcobaleno? (scrivilo a info@peopleforplanet.it).
Pensiamo alla rete dei siti che amano questo pianeta rigoglioso e ha una capacità di influenza culturale enorme perché nell’insieme raggiunge milioni di persone, e che però è ancora frammentata.
Il primo passo per noi è quello di individuare i siti di qualità e linkarli aumentando così la loro visibilità e la circolazione di notizie.
L’informazione è di per sé una forma di connessione.

E se ti piace l’idea di sviluppare connessioni e collaborazioni, scrivici a info@peopleforplanet.it.
E se vuoi essere un nostro cacciatore di notizie mandaci i link alle news più interessanti che trovi in rete. Non tutte, solo quelle veramente interessanti.
E buona giornata!

Una rivista digitale per sapere e per fare
Questo giornale serve per lavorare
Avere idee pazzesche
Conoscere persone interessanti
Incontrarsi per collaborare o passare il tempo
Prevedere il futuro
Ed è pure gratis.
Anzi vorremmo farti dei regali.
Dico veramente.
In realtà vorremmo anche approfittare di te, della tua collaborazione… Col tuo consenso ovviamente…

Attenzione: questo giornale è destinato a esplodere rapidamente

Due parole su di noi
Forse starai pensando che siamo i soliti esagerati con il marketing al posto del cervello. Invece io mi attengo ai fatti.
Sono 35 anni che precediamo l’onda e anzi collaboriamo a rafforzarla (collaborando con tanti altri).
Nel 1982 abbiamo creato la Libera Università di Alcatraz, un centro culturale che è anche un agriturismo, un ristorante biologico, autoproduce energia elettrica con un impianto fotovoltaico, acqua calda dal sole e ha persino un orto biologico.
Tutte cose che se allora andavi in giro a chiedere cosa fossero ti guardavano stile: “Ho visto un alieno!”
La lista delle novità che abbiamo contribuito a far arrivare al successo è lunga: commercio etico, parto dolce, informazione sessuale, comicoterapia negli ospedali, Cacao il quotidiano delle buone notizie, gruppi di acquisto, biodiesel, riduttori del flusso dell’acqua dei rubinetti, lampadine a led (e sostituzione dell’illuminazione stradale, realizzata a Padova nel 2005!)…
Non è magia, è ragionamento, tant’è che a certe idee ci siamo arrivati non da soli ma insieme a un “gruppetto” di migliaia di persone con le quali abbiamo discusso e studiato e soprattutto ci siamo scambiati informazioni. La Libera Università di Alcatraz è stata per 35 anni anche un grandioso punto di incontro e di scambio. Nel frattempo è anche arrivato internet e le nostre opzioni hanno fatto un salto di qualità verticale. E’ nato il Gruppo Atlantide, lanciamo e partecipiamo a iniziative internazionali di sviluppo sociale, abbiamo istituito il Premio Natura…
E ora eccoci qui, con People For Planet, a chiederti ancora una volta: giochiamo insieme?

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lunedì 29 gennaio 2018

Finocchi stufati al rosmarino

Buon appetito! Buon appetito!



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Finocchi stufati al rosmarino

INGREDIENTI
1 finocchio
olio extravergine d’oliva
sale
abbondante rosmarino tritato
il succo di un limone

PREPARAZIONE – Tagliare un finocchio fresco a fettine sottili, metterlo in una padella antiaderente aggiungendo un po’ di sale e cospargendolo per bene di olio extra vergine d’oliva (non troppo però, perché non deve friggere). Aggiungere gli aghi di rosmarino tritati. Coprire la padella e far cucinare per almeno 15 minuti o comunque fino a quando il finocchio si ammorbidisce e comincia ad imbiondirsi. Mescolare di tanto in tanto. Verso la fine, nell’ultimo minuto di cottura, aggiungere il succo di limone, mescolare, scoperchiare e lasciar evaporare. Ottimo come contorno caldo appena realizzato, ma perfetto anche dopo qualche ora a temperatura ambiente.

Versione audio qui

Ricetta di bethlight tratta da VeganHome.it

E-book gratuiti di ricette vegan e altri aspetti della scelta vegan: LibriVegan.info



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VV Newsletter febbraio 2018

Eventi e News, febbraio 2018 La persona che in questo mondo resta impassibile di fronte a qualsiasi forma di bene o di male che le si presenti e non apprezza la prima ne disprezza la seconda, è fermamente situato nella perfetta conoscenza. Bhagavad-gita, Capitolo 2 Verso 57   Festività ricorrenti del mese Orari digiuno Ekadasi […]

L’articolo VV Newsletter febbraio 2018 sembra essere il primo su Villa Vrindavana.

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sabato 27 gennaio 2018

Palinsesto sperimentale

EWRadio by YogaNetwork http://ift.tt/2DGGt4m palinsesto aggiornato al 27 gennaio (da oggi EWRadio NO Spreaker e NO Mixcloud)in collaborazione con CSBradio https://goo.gl/KqigTbDomenica (solo EWR)Radio CucinaSri Caitanya CaritamritaLunedìShravanam, la Via dell'Ascolto - con Shriman Matsyavatara Prabhu Astronomia Vedica (solo EWR)Martedì (solo EWR)Mahabharata + Radio BambiniKC Krishna CaitanyaMercoledìRadioBloga cura di Ramananda Dasil Libro di Krishna (solo EWR)Giovedì (solo EWR)Podcast di contro informazioneLa Scienza nella ConoscenzaVenerdìLezioni e conferenze di Hridayananda Das GoswamiLa Perfezione dello Yoga + Sulle rive del Gange (solo EWR)Sabato (solo EWR)Fuori dal TempoSrila Prabhupada Lilamrita.Sono prove tecniche di trasmissione, quindi il palinesto è soggetto ad ulteriori variazioni ma, soprattutto, a vostri consigli e suggerimenti da scrivere qui sotto o inviando a radioyoganetwork@gmail.com Grazie e buon ascolto. http://ift.tt/2njlzNM

Presentazione ufficiale Microlino

Finalmente è stata svelata la preserie di Microlino a Zurigo dal nostro partner in join venture: Micro Mobility, leader Mondo nella micromobilità. Ricordo la prima volta che incontrai Wim Ouboter, il fondatore di Micro, a fine 2015 qui ad Imola in Tazzari EV, lui aveva un design concept ed un prototipo, ma soprattutto aveva un […]

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Nel mondo è allarme sulle disuguaglianze: “La ricchezza concentrata nell’1%della popolazione”

Altrogiornale.org
Nel mondo è allarme sulle disuguaglianze: “La ricchezza concentrata nell’1%della popolazione”.

L’1% più ricco della popolazione mondiale detiene più ricchezza del restante 99%. È uno degli allarmanti risultati che emergono dal rapporto Oxfam «Ricompensare il lavoro, non la ricchezza», riferiti al primo semestre del 2017 e diramato alla vigilia dell’Annual Meeting del World Economic Forum e che fotografa un mondo in cui le crescenti disuguaglianze socio-economiche

Nel mondo è allarme sulle disuguaglianze: “La ricchezza concentrata nell’1%della popolazione”
Richard.

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Fwd: PRESENTAZIONE UFFICIALE MICROLINO BY TAZZARI EV




Finalmente è stata svelata la preserie di Microlino a Zurigo dal nostro partner in join venture: Micro Mobility, leader Mondo nella micromobilità.


Ricordo la prima volta che incontrai Wim Ouboter, il fondatore di Micro, a fine 2015 qui ad Imola in Tazzari EV,

lui aveva un design concept ed un prototipo, ma soprattutto aveva un sogno, esperienza e know how per realizzarlo.


Il suo sogno era un prodotto talmente fantastico, che oltre alla proposta di sviluppo tecnico ed omologazione del veicolo,

proposi una joint venture 50/50 tra Tazzari EV e Micro Mobility perché vedevo un potenziale enorme sia nel partner che come idea di prodotto.


Wim fu da subito entusiasta di avere un vero partner e non solo un fornitore di know how e tecnologia, così nella primavera 2016 siamo partiti col progetto Microlino by Tazzari EV.


Oggi, dopo circa 20 mesi, essere a Zurigo per la presentazione in anteprima della preserie di Microlino ha reso me e tutto il Team Tazzari EV Technology veramente orgogliosi, dopo tanti mesi di lavoro nel design e sviluppo tecnico del prodotto.


In questa grande sfida, in cui due pionieri di due settori diversi si sono trovati e hanno unito le forze, l'italiana Tazzari EV è il costruttore e la svizzera Micro Mobility si occupa della distribuzione:

La produzione sarà in Italia, ad Imola presso gli stabilimenti di Tazzari Group, ma per i paesi lontani stiamo selezionando insieme a Micro Mobility i partners licenziatari per assemblaggio e vendita in esclusiva nei rispettivi territori e mercati.

 

Erik Tazzari
Fondatore di Tazzari EV , Presidente del Gruppo Tazzari



Per ulteriori informazioni:

ufficio.commerciale.zero@tazzari-group.com .

 
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giovedì 25 gennaio 2018

Vuoi imparare ad autoprodurre cibo sano? In città arrivano gli StOrti urbani!

Altrogiornale.org
Vuoi imparare ad autoprodurre cibo sano? In città arrivano gli StOrti urbani!.

Un balcone, un portico, un pezzetto di giardino. Qualsiasi spazio può essere trasformato in un orto per auto-produrre cibo sano, riconnettersi con la natura e riscoprire il valore del lavoro fisico. “StOrti urbani” è un percorso formativo rivolto a chi vive in città e vuole progettare e gestire un orto. Dalla progettazione alla cura e alla

Vuoi imparare ad autoprodurre cibo sano? In città arrivano gli StOrti urbani!
Richard.

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Ufficio Stampa RAI: Helga Schneider per il GIORNO DALLA MEMORIA

http://ift.tt/2DACVR3 RAIWEB RADIO: RADIO TECHETE’ PER IL GIORNO DALLA MEMORIA Due appuntamenti speciali, dedicati a Simon Wiesenthal e a Giacomo Debenedetti 27/01/2018 – ore 12:00 Due appuntamenti speciali, curati da Edoardo Melchiorri, saranno il fulcro della programmazione di RaiRadio Techetè per la giornata della memeoria, in programma sabato 27 gennaio. Il primo sarà dedicato a […]

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Ufficio Stampa RAI: Helga Schneider per il GIORNO DALLA MEMORIA


RAIWEB RADIO: RADIO TECHETE' PER IL GIORNO DALLA MEMORIA
Due appuntamenti speciali, dedicati a Simon Wiesenthal e a Giacomo Debenedetti
27/01/2018 - ore 12:00
Due appuntamenti speciali, curati da Edoardo Melchiorri, saranno il fulcro della programmazione di RaiRadio Techetè per la giornata della memeoria, in programma sabato 27 gennaio. Il primo sarà dedicato a Simon Wiesenthal, il Cacciatore di Nazisti: un'ora di trasmissione per conoscerne l'operato e la filosofia che ne guidava la ricerca e che sarà ereditata dall'agenzia per la memoria della Shoah che porta il suo nome,  il Simon Wiesenthal Center.
Le voci, le opinioni, i ricordi di Amos Luzzatto, per anni presidente dell'Unione Comunità Ebraiche Italiane; Demetrio Volcic, corrispondente Rai dal Blocco dell'Est che Wiesenthal l'ha conosciuto e intervistato a Vienna nella sede del suo Centro per la documentazione ebraica ; lo storico Lutz Klinkhammer; la scrittrice Helga Schneider; il rabbino Marvin Hier, direttore del Simon Wiesenthal Center, che promuove la consapevolezza dell'antisemitismo, monitorizza i gruppi neonazisti, gestisce i Musei della Tolleranza di Los Angeles e Gerusalemme e ha continuato ad assicurare alla giustizia i criminali nazisti di guerra sopravvissuti.
E poi la lettura di una pagina de "Il Girasole", opera letteraria di Wiesenthal, lucida disamina dei dubbi di fronte alla domanda fondamentale: può un uomo concedere il perdono a nome di un popolo?
E poi, "16 ottobre 1943" di Giacomo Debenedetti, in assoluto la prima memoria scritta della shoah italiana.
In due parti, è l'adattamento radiofonico di questo vivissimo e drammatico libretto, come ebbe a definirlo Renzo De Felice. 
Saggio-racconto composto nemmeno un anno dopo la razzia nel ghetto di Roma da chi era riuscito a sfuggire solo perché "aveva passato la mattinata del 16 ottobre in casa di una vicina", come scrive lui, Giacomo Debenedetti, una delle più belle firme della critica letteraria italiana. 
Un classico della letteratura post-clandestina per il suo alto valore letterario e testimoniale, nella versione trasmessa da Rai Radio2 nel 1983, in occasione dei quaranta anni dalla razzia degli ebrei di Roma.

---

Avete visto il video di ieri? https://youtu.be/V-3AdhOeIpc

(la voce dell'intervistatrice fuori campo è quella della giornalista dottoressa Anna Sbarrai)

Cammina con la madre Helga Schneider, scrittrice nota a livello internazionale. Intorno a loro il Giardino del Museo geologico "Sandra Forni". "C'è un'ombra fra noi..." dice Renzo Samaritani, "non possiamo e forse non dobbiamo dimenticarla." Una video-intervista parla di questa "ombra" su YouTube  "Perdono mia madre Helga Schneider e i suoi silenzi sulle SS" realizzata da Loescher Editore. Ora anche la Regione Emilia-Romagna punta le proprie telecamere su lui e Helga, tutti i figli o nipoti di genitori o nonni che sono stati implicati nel nazismo o nell'olocausto, hanno avuto problemi di ordine sociale, familiare o psicologico. Questo è il senso del film 'Let me go', tratto da un'opera della Schneider e presto al cinema.
Renzo ha avuto problemi dopo aver letto "Il rogo di Berlino" e comunque a causa della nonna austriaca, complice ad Auschwitz dell'olocausto. Di questo è di un altro long seller di Helga Schneider, entrambi pubblicati da Adelphi, si è discusso la scorsa settimana con l'Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, durante un incontro amichevole e da lui fortemente voluto.
"La figura di Helga Schneider- afferma l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti- è importantissima e particolare. Siamo abituati ad ascoltare testimonianze di chi ha vissuto il periodo nazi-fascista come partigiano, invece la sua è collegata a chi è sempre stato l'oggetto delle lotte partigiane. La signora Schneider, con coraggio, ha dato voce a chi, come lei, è stato a sua volta vittima innocente della follia di Hitler e del nazismo". "Il nostro incontro- continua l'assessore- rafforza l'importanza del lavoro sulla Memoria, che l'Emilia-Romagna ha consolidato con l'approvazione della nuova legge regionale, perché una persona che non sa che cosa ha fatto e da dove viene non sa nemmeno che cosa vuole. E in questa sinergia con associazioni e istituti storici del territorio, la parte relativa alle testimonianze dirette, soprattutto nelle scuole e con gli studenti, sarà molto importante".
"Anche il popolo tedesco ha sofferto moltissimo durante il periodo nazista- ha riferito la Helga Schneider all'assessore- soprattutto i bambini. Si parla molto poco di questo e io posso testimoniarlo. Trovo molto importante andare nelle scuole a raccontare la mia esperienza, spiegare ai ragazzi, confrontarmi con loro e rispondere alle loro domande".
Helga Schneider vive da oltre 50 anni a Bologna, scegliendo la lingua italiana e non la tedesca per i suoi romanzi; invitata in tutto il mondo a testimoniare la sua esperienza e il suo impegno nella preservazione della Memoria, la Schneider è molto attiva anche sul territorio proprio con le giovani generazioni, con cui spesso si rapporta e confronta, trasmettendo la sua esperienza di vita, ricevendo anche un riconoscimento ufficiale dell'Anpi.
Forte di questo impegno e appreso dell'imminente uscita del film "Let me go" - importante produzione inglese diretta dalla regista indipendente Polly Steele, che vanta tra l'altro le musiche composte da Philip Selway dei Radiohead - l'assessore Mezzetti ha invitato la scrittrice in viale Aldo Moro, nella sede della Regione, ritenendo doveroso il tributo di un territorio a una delle sue cittadine più autorevoli e impegnate.

(vedi anche Renzo Samaritani: "Perdono mia madre Helga Schneider e i suoi silenzi sulle SS" https://youtu.be/G73BCaugU0E)

ascolta EWR EastWestRadio
il nuovo progetto di Ramananda aka Renzo Samaritani

mercoledì 24 gennaio 2018

Recita il Maha Mantra con amore

Se collaboriamo con Lui e facciamo quello che Krishna desidera, ci basterà volere fare un poco e immediatamente Krishna ci aiuterà. Se fai l’uno per cento, Krishna ti darà il dieci percento. Il credito del cento per cento si ottiene con l’aiuto di Krishna. Krishna ti dà intelligenza

Teṣāṁ satata-yuktānāṁ

bhajatāṁ prīti-pūrvakam

buddhi-yogaṁ dadāmi tam

(BG 10.10)

Se sei impegnato, ‘satatam’, ventiquattro ore , senza nessun altro impegno,

sarva-dharmān parityajya

(BG 18.66)

e rinunci a tutte le altre cose che non hanno senso,

Sarva-dharmān,

semplicemente se sei impegnato in attività rivolte a Krishna,

prīti-pūrvakam,

con amore, non con trascuratezza:

Ah , è un dovere, devo cantare Hare Krishna. Va bene, Harekrishnaharekrishnaharekrishna…

(Srila Prabhupada recita il maha mantra molto velocemente e indistintamente)

Non così. Con prīti, con amore. Recita ogni nome:

Hare Krishna

e ascolta. [Chiami] Krishna, ed ecco Rādhārāṇī.

In questo modo, con qualità, non:

Harekrishnaharekrishnakrishnakrishnaharehare…

Non così. Non in quel modo.

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