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martedì 12 luglio 2016

Venite con me a Navadvipa


 

Tridandisvami Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja


VENITE CON ME A NAVADVIPA- seconda parte

Murwillumbah, Australia, 15 Febbraio 2002 


Venite con me e datemi tutta la vostra attenzione. Andiamo ancora a 
Navadvipa al Godruma-kunja sulle rive del Gange. Quel luogo é molto 
attraente, pieno di fiori e cespugli. Srila Bhaktivinoda Thakura, 
l'associato di Mahaprabhu, é seduto lì e ci sta istruendo su quello che 
ha visto in trance. Sta spiegando come Sannyasi Thakura giunse da 
Varanasi, per andare a rifugiarsi ai piedi di loto di Premadasa Babaji 
Maharaja dicendo: "Voglio restare con te e servirti per tutta la vita." 
Premadasa Babaji fu molto felice e rispose: "Sei un devoto qualificato. 
Voglio che resti qui con me per tutta la vita."

Alcuni giorni dopo, Premadasa Babaji Maharaja disse a Sannyasi Thakura: 
"Sto andando a trovare il mio siksa-guru. Lui risiede non distante da 
qui, abita dopo il fiume Alakanda (uno degli affluenti del Gange) a 
Nrsimhapali. Oggi dovrai venire con me." Se siete stati con me al 
Gaura-mandala Parikrama, avete visto quel luogo. Se non l'avete visto 
potete venire là quest'anno, e sarà meraviglioso. C'erano oltre 20 mila 
devoti con me, erano 4 miglia di devoti in processione. Il primo giorno 
si andrà a Nrsimhapali.

Quando arrivarono, Premadasa Babaji vide il suo gurudeva seduto nelle 
vicinanze. Pronunciando 'Jaya Gurudeva', offrì sastanga-pranama, 
cadendo giù come un bastone con le mani, la testa, le ginocchia e i 
piedi a terra. Il suo gurudeva si alzò subito in piedi, si fece avanti 
e lo abbracciò. Questo é il comportamento di discepolo e guru 
qualificati. Nonostante Pradyumna Brahmacari fosse il suo guru e molto 
più elevato di lui, lo sollevò e lo abbracciò come si fa col proprio 
bambino.

Il guru e il discepolo cominciarono a glorificare Mahaprabhu e 
Nityananda, e a volte piangevano. Il loro dialogo verteva su Srila Rupa 
e Sanatana Gosvami. Non c'era bisogno di chiedere: "Come stai?" o di 
chiacchierare. Il guru chiese soltanto: "Come và il tuo bhajan?" Se il 
bhajan va bene, allora tutto va bene; se invece il bhajana non va bene, 
allora anche tutto il resto non va bene.

(Srila gurudeva vede un devoto alzarsi e andare via:) Non andare via 
adesso. Tutti devono restare ad ascoltare, dove stai andando?

Devoto: I miei amici sono appena arrivati, sto prendendo una sedia per 
loro.

Srila Narayana Maharaja: Non sciupate questo tempo. Questo tempo é mio, 
nessuno può andarsene senza il mio permesso. I tuoi ospiti possono 
entrare e sedersi. Per favore entrate e sedetevi a terra. Qualcuno là 
può dargli una sedia. Cercate di ascoltare molto pazientemente e con 
attenzione, altrimenti non potrete capire questi argomenti.

Il sannyasi mayavadi (Sannyasi Thakura) osservò il comportamento 
esemplare del guru e del discepolo. Nel culto mayavada non si offrono 
omaggi, perché loro pensano che tutti sono brahman. Pensano di essere 
Narayana e dicono: "Namo Narayana, namo Narayana". Qui invece il 
discepolo pensa di essere molto basso, più di un filo d'erba, e pensa 
che il suo gurudeva é saksad-hari, una manifestazione del Signore 
Stesso. Questo é il comportamento appropriato. Questo sentimento 
vaisnava non dura solo per due o tre giorni e non é solo esterno, ma é 
interno.

Dopo un'ora, quando la discussione stava per terminare, Pradyumna 
Brahmacari chiese a Premadasa Babaji: "Chi é lui?" Sannyasi Thakura 
offrì sastanga-pranama al suo paramaguru, proprio come aveva fatto il 
suo guru Premadasa Babaji. Ora aveva capito veramente come ci si 
comporta con un guru, come fare pranama nel modo giusto e come 
dialogare. Sannyasi Thakura disse: "Sono un discepolo di Premadasa 
Babaji Maharaja." Pradyumna Brahmacari fu molto felice e disse a 
Sannyasi Thakura: "Sei molto fortunato ad avere un guru come Premadasa 
Babaji Maharaja" e aggiunse:

kiba vipra, kiba nyasi, sudra kene naya
yei krsna-tattva-vetta, sei 'guru' haya
(Cc Madhya 8.128)

(Non importa se si é un brahmana, un sannyasi o uno sudra, se si 
conosce la scienza di Krsna si può diventare un maestro spirituale.)

Il guru é uno solo, ovvero krsna-tattva-vetta. Lui conosce la scienza 
della coscienza di Krsna. Non importa se dà l'iniziazione oppure no. 
Lui può essere un guru. Se dà l'iniziazione va bene, altrimenti potrà 
dare istruzioni, siksa. Ma anche se non dà istruzioni siksa, gli altri 
potranno avere del beneficio vedendo il suo comportamento. Dovete avere 
il darsan di questo devoto-bhagavata di alta classe e ascoltarlo. Anche 
se non vi parla, qualcosa verrà dal suo corpo, come i raggi che emanano 
dal sole. Se vi avvicinate al kerosene, sentirete il suo odore. 
Similmente se andate da un devoto di alta classe, alcuni raggi, della 
fragranza, un po' di potenza entrerà nel vostro cuore. Sia che lo 
vediate o no; sia che lo realizzate o no, verrà e ci sarà dell'effetto. 
Il fuoco non parla mai, ma i suoi raggi e il suo calore emanano 
automaticamente. I vaisnava sono ancora più potenti, loro possono 
controllare l'intero mondo con la loro energia. Prabhupada 
Bhaktivedanta Svami Maharaja venne nei paesi occidentali, e la sua 
fragranza emanò ovunque in pochi anni. Lui fece dei miracoli.

Allo stesso modo Pradyumna Brahmacari stava spiegando, "Kiba vipra, 
kiba nyasi, sudra kene naya." Anche se uno é nato in una famiglia 
degradata, non c'é problema. Se conosce la Krsna-tattva, jiva-tattva, 
maya-tattva, prema-tattva e bhakti-tattva, allora é un guru. Al 
contrario, una persona che é molto erudita in tutti i Veda, Upanisad, 
Brahma-sutra, e che può recitare tutti i versi a memoria, non é un guru 
se non ha realizzato la Krsna-tattva.

Srila Bhaktivinoda Thakura ha scritto che il discepolo deve andare da 
un guru autentico esperto nella krsna-tattva, che l'ha realizzata, che 
canta sempre i santi nomi, che é sempre distaccato dai desideri 
materiali e dalla gratificazione dei sensi, e che é molto attaccato a 
Krsna. All'inizio l'aspirante discepolo deve avere un po' di sraddha, 
fede, non piena sraddha, ma una parte, che viene dall'ascolto. Poi 
dovrà fare padasraya; dovrà rifugiarsi ai piedi di loto di questo guru 
autentico.

Bhaktivinoda Thakura scrive che ci sono due tipi di guru, chiamati 
siksa-guru (guru istruttore) e diksa-guru (guru iniziatore). Si deve 
prendere diksa (ossia la seconda iniziazione) dal diksa-guru, e sotto 
la direzione di questo guru per prima cosa si deve compiere 
l'adorazione, arcana. Cucinare é nella categoria di praticare arcana.  
Se non siete puri non potrete fare nessun arcana; per prima cosa deve 
esserci la purezza. Non dovete fare niente se siete contaminati. 
(Alcuni toccano il loro piatto con la mano sinistra e usano quella 
stessa mano per toccare gli oggetti puliti. Mettono le scarpe o i 
soldi insieme al japa. Toccano le scarpe e senza lavarsi offrono 
qualcosa al loro gurudeva.)

Specialmente il cuore deve essere puro. Se avete dei cattivi desideri 
nel cuore, specialmente la lussuria e la rabbia, non siete qualificati 
per fare arcana. Non siete nemmeno qualificati per cucinare, per 
servire gurudeva e nemmeno per toccargli i piedi. Prima diventate puri, 
poi potrete fare queste attività. Altrimenti comincerete a vedere degli 
errori nel guru. Vedrete gli errori in Krsna, proprio come Duryodana 
vide degli errori in Krishna.

Ci può essere solo un diksa-guru, il guru che ha dato la seconda 
iniziazione, e molti siksa-guru o guru istruttori, ma i due tipi di 
guru devono essere anime realizzate. Più avanti nel Jaiva Dharma, 
capitolo 20, Vijaya Kumara chiede: "Gli Sastra dicono che il diksa guru 
non deve essere cambiato o lasciato. Se qualcuno ha accettato la 
seconda iniziazione (diksa) da un guru non qualificato a dare la 
krsna-tattva o la krsna-bhakti, cosa si deve fare? Se il guru non può 
aiutare il discepolo, cosa deve fare il discepolo?

Srila Thakura Bhaktivinoda spiega ciò attraverso la risposta di 
Premadasa Babaji che ha citato questo verso:

yo vyaktir nyaya-rahitam anyayena srinoti yah
tav ubhau narakam ghoram vrajatah kalam aksayam
(Hari Bhakti Vilasa 1.62)

"Chi ha questo tipo di acarya, che dà false istruzioni opposte al 
sattvata-sastra, risiederà in un inferno terribile, per un illimitato 
periodo di tempo, e lo stesso vale per il discepolo che ascolta da 
questo falso guru."

guror apy avaliptasya karyakaryam ajanatah
utpatha-pratipannasya parityago vidhiyate

"E' doveroso lasciare il guru che non può insegnare al discepolo 
quello che deve fare e quello che non deve fare, e che prende la via 
sbagliata a causa della cattiva associazione o diventa contrario ai 
vaisnava."
Mahabharata Udyoga-parva (179.25), Narada-pancaratra (1. 10.20)

avaisnavopadistena mantrena nirayam vrajet
punas ca vidhina samyag grahayed vaisnavad guroh
(Hari Bhakti Vilas 4. 144)

"Uno andrà all'inferno se accetta i mantra (gayatri mantra) da un guru 
avaisnava che si associa con le donne e che é privo di krsna-bhakti. In 
questo caso, secondo le regole degli sastra, uno deve riprendere i 
mantra da un Vaisnava guru."

Premadasa Babaji spiegò: "Per scegliere un guru bisogna prima 
esaminarlo e capire se ti può dare la krsna-bhakti o no, se può cadere 
o no, se sta praticando il bhakti-yoga in modo appropriato, e se sta 
veramente seguendo il suo gurudeva. Sta cantando un lakh di harinama o 
no? Sta facendo l'arcana o no? Ha tutti i sintomi descritti da 
Visvanatha Cakravarti Thakura nel Guruvastakam? 'Saksad haritvena' 
significa che tutte le qualità di Hari devono essere in lui. Se uno non 
ha esaminato e non conosce le risposte a queste domande ma in un modo 
o nell'altro ha preso l'iniziazione e solo successivamente realizza che 
il guru non é qualificato come menzionato prima; potrà lasciare quel 
guru che non é autentico.

Si può cambiare o lasciare il guru in due circostanze.
Nel momento della scelta del guru o dopo aver preso la seconda 
iniziazione (diksa), il discepolo può non averlo esaminato a fondo. Lui 
poteva essere un pò confuso e aver preso subito l'iniziazione, ma in 
seguito, dopo aver compreso molte cose dai libri, dal Bhagavatam e dai 
devoti avanzati, e aver compreso che quel guru non può effettivamente 
aiutarlo. Ora il discepolo pensa: "Ho preso diksa quindici anni fa ma 
non c'é stato avanzamento." Lui potrà subito lasciare quel guru. So che 
ci sono molti guru che non hanno mai cantato Hare Krsna. Loro dicono 
agli altri: "Devi cantare", ma loro stessi non hanno tempo di cantare; 
parlano sempre al telefono, con un telefono appoggiato ad ogni 
orecchio. Sono assorti nel fare i manager e organizzano molti incontri 
per poi non risolvere nessun problema. Se il discepolo capisce ciò, 
deve lasciare quel guru e Srila Bhaktivinoda Thakura cita molti versi a 
tal proposito.

La seconda parastiti (condizione) é questa: supponete che al momento 
della seconda iniziazione (diksa), il guru stava realmente seguendo la 
linea Vaisnava, era un madyama-adhikari, e conosceva molte tattva come 
la Krsna-tattva e la maya-tattva. Poi, dopo qualche tempo, ha 
cominciato ad associarsi con i mayavadi, i sahajiya o i materialisti. 
Ha smesso di cantare e poi ha cominciato a criticare i vaisnava e non 
accetta la guru-parampara. Il discepolo deve lasciarlo subito, come 
quando si fa escrementi. Dopo essere andati al bagno ci si sente molto 
felici e risollevati. Similmente dopo aver lasciato questi 'can-guru', 
l'aspirante devoto diventerà estremamente felice.

Se invece il guru segue tutti i principi della bhakti, se é nella linea 
del suo gurudeva, e canta e ricorda ma non é abbastanza erudito da 
darvi la krsna-tattva, allora non lasciatelo. Dovete avere rispetto per 
lui, e con il suo permesso associarvi con un Vaisnava di alta classe. E 
se non vi dà il permesso, allora potrete considerarlo tra i can-guru 
menzionati prima. Srila Bhaktivinoda Thakura ha spiegato tutte queste 
cose nel capitolo 20 del Jaiva Dharma e vi chiedo di leggerlo subito.

Il carattere di Sannyasi Thakura é estremamente elevato. Lui conosce la 
brahma-tattva, ciò significa saper discriminare tra il trascendentale e 
il materiale; questa abilità é chiamata brahma-nistha. La Bhagavat-Gita 
dice:

brahma-bhutah prasannatma
na socati na kanksati
samah sarvesu bhutesu
mad-bhaktim labhate param
(18.54)

"Uno che é situato nella trascendenza realizza subito il supremo 
Brahman e diventa pienamente gioioso. Non si lamenta mai, non desidera 
niente ed é equanime verso tutte le entità viventi. In questo stato 
si ottiene il puro servizio devozionale a Me"

Cosa significa brahma-bhuta prasannatma?

Sripad Pundarika dasa: In questo verso Krsna ci sta dicendo che la 
persona che ha ottenuto questo alto livello é il candidato migliore per 
entrare nel regno della para-bhakti: mad-bhaktim labhate param. Lui 
coglie l'opportinità di entrare nel regno della devozione se ha 
l'associazione dei Vaisnava autentici di alta classe . Se non coglie 
questa opportunità potrebbe andare verso l'impersonalismo che é la 
direzione opposta. E' molto importante a questo punto che uno si associ 
con i sadhu autentici.

Srila Narayana Maharaja: Cosa significa 'na socati'? Se qualcosa é 
andato storto, se uno ha perso la sua posizione, ricchezza, reputazione 
e tutto il resto, questa persona non si lameta. Se un giorno si trova 
senza casa, diventa molto felice e pensa: "Ora sto bene." Se la moglie 
divorzia penserà: "Molto bene; molto bene. Io volevo così, lei ha fatto 
bene." Lui non sarà mai infelice e non avrà mai dei desideri materiali. 
Lui vuole solo associarsi con i Vaisnava avanzati, li vuole servire e 
specialmente vuole servire le parole che escono dalle loro bocche di 
loto.

tasmin mahan-mukharita madhubhic-caritra-
piyusa-sesa-saritah paritah sravanti
ta ye pibanty avitrso nrpa gadha-karnais
tan na sprsanty asana-trd-bhaya-soka-mohah
(SB 4.39-40)

"Mio caro re, nel luogo dove vivono i puri devoti; seguendo le regole e 
i precetti degli sastra e sempre desiderosi di ascoltare e ricordare le 
glorie della Suprema Persona Dio, si ha l'opportunità di ascoltare il 
costante flusso di nettare proveniente dalle loro labbra, che é simile 
alle onde di un fiume, si dimenticheranno le necessità di mangiare e di 
bere diventando immuni da tutte le paure, lamenti e illusioni."

C'é un continuo fiume di nettare che scorre dalle labbra dei puri 
devoti. Non c'é mai fine. Il nettare incrementa sempre e se si fà il 
bagno in quel fiume di nettare si sarà purificati. Tutti i tipi di 
infelicità, difficoltà, sofferenze, e problemi della vita se ne 
andranno per sempre. Si raggiungerà la posizione 'na socati na kanksati 
samah sarvesu bhutesu', e si entrerà nel regno della pura prema-bhakti.

Sannyasi Thakura aveva già questa nistha (ferma fede), perché 
cosiderava tutti brahman. Ora però, dopo aver incontrato Premadasa 
Babaji, si situa nei passatempi di krsna-prema, o lila-nistha. Ora 
voleva sapere chi é Krishna, come gioca a Vrndavana, com'é 
meraviglioso, e come attrae tutti. Questa nistha nasce grazie 
all'associazione di un Vaisnava elevato. Se si é sempre in associazione 
di un Vaisnava, non si cadrà mai e non sorgerà il desiderio di 
sposarsi. Non ci sarà mai lussuria. Se invece questo desiderio si 
manifesta é perché c'è offesa verso i Vaisnava e non ci si sta 
veramente associando. Qualcosa di positivo verrà sicuramente da quel 
vero guru estremamente potente e il desiderio di servire Krishna 
giungerà nel cuore.

Gaura premanande!

__._,_.___

Inviato da: Angelo Russo <gaudyait@gmail.com>

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