Ho sempre la speranza di tornare a Villa Vrindavana a fare il mio dovere di essere umano: cioè il devoto
Ciao a tutti, sono proprio contento di avere incontrato un devoto ieri che faceva sankirtan vicino al ghetto ebraico. Stava cercando di distribuire a due ragazzi giovani la misericordia del Signore Caitanya ma mi sono avventato su di lui come un cinghiale imbufalito gridando "Li compro io i libri!". I ragazzi sono scappati ma il devoto è rimasto: gli ho dato 50 euro e ho preso tre libri. Mi ricordava tanto me trent'anni fa.
L'ho incoraggiato e gli ho detto di continuare così. Ero troppo felice credo anche di averlo abbracciato, neanche avessi visto Brigitte Bardot (o Raffaella Carrà).
Spero che non sia rimasto male, ma l'astinenza devozionale fa questi effetti. Quando vedo i devoti divento matto dalla felicità.
È quasi un anno che ascolto lezioni Hare Krishna su YouTube, giusto per non dimenticare e perché forse ho sempre la speranza di tornare a Villa Vrindavana a fare il mio dovere di essere umano: cioè il devoto. Cosmico Abbraccio, Nirvan (Renzo Samaritani aka Ramananda Das)
liberamente tratto da http://edda.net/diario
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