In discarica ci vogliono 500 anni per smaltirle.
Proprio da Londra è partita una campagna per metterle al bando e chiedere ai produttori alternative più sostenibili per l’ambiente. In Italia la campagna è portata avanti da Marevivo.
“La plastica usa e getta negli ultimi anni ci ha invaso, è ovunque, è entrata a far parte della nostra vita quotidiana. Si è trasformata in un mostro invisibile – spiega Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – e non ci siamo resi conto dei danni devastanti che stava causando alla fauna marina e al suo habitat. Le cannucce entrano nelle narici delle tartarughe e nell’esofago degli animali. Abbiamo così deciso di lanciare questa campagna perché le abitudini dell’uomo non possono sempre avere ripercussioni sugli animali e l’ambiente, soprattutto quando esistono valide alternative per evitarle”.
Scrive l’AdnKronos: “Già nel Regno Unito tantissime catene di pub, bar e ristoranti hanno rinunciato alla cannucce tradizionali in plastica preferendo quelle ecologiche. Marriott International, l’aeroporto di London City, Eurostar sono tra le ultime aziende che hanno aderito. E per volere della Regina Elisabetta, le cannucce in plastica saranno bandite dalle proprietà reali, nei ristoratori interni di Buckingham Palace, del Castello di Windsor e del Palazzo di Holyroodhouse. Lo stesso nei caffè, bar e mensa del Parlamento scozzese e anche il Museo di storia naturale di Londra ha deciso di eliminarne l’uso.”
Una possibile soluzione: le cannucce biodegradabili e commestibili
Alla fiera “Fa la cosa giusta Umbria 2017” abbiamo conosciuto Sorbos, azienda italiana che ha inventato la prima cannuccia 100% biodegradabile e commestibile del mondo.
E’ fatta con zucchero glassato (solo 23 calorie), amido di mais e acqua, mantiene la sua rigidità all’interno della bevanda per circa 40 minuti. Disponibile in 7 diversi aromi.
Ed è buonissima!
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